Vini aromatici: la primavera dei sapori

Vini aromatici: la primavera dei sapori

Vini aromatici: quale miglior soggetto per inaugurare la nuova stagione? La primavera risveglia i sensi, dipingendo la natura di colori vivaci e saturando l’aria di profumi inebrianti. In questo periodo dell’anno, la tavola si arricchisce di sapori freschi e genuini, e cosa c’è di meglio che accompagnare questi momenti con un calice di vino aromatico?

Questi vini, con le loro note olfattive distintive e seducenti, sono i protagonisti indiscussi di abbinamenti gastronomici primaverili. Cosa dire per esempio di prelibatezze di stagione come gli asparagi, che con la loro texture croccante e il sapore delicato diventano compagni ideali.

Cosa Sono i Vini Aromatici?

I vini aromatici rappresentano una categoria speciale nel vasto universo enologico. Caratterizzati da un’intensità olfattiva notevole, derivano il loro nome proprio dalla ricchezza aromatica che li distingue. Questi vini possono essere ottenuti sia da uve aromatiche, come Moscato, Traminer, e Malvasia, le cui caratteristiche genetiche conferiscono al vino note floreali, fruttate, speziate, e talvolta esotiche, sia attraverso tecniche di vinificazione particolari che ne esaltano il profilo aromatico.

Le tipologie spaziano dai dolci e amabili, perfetti per il dessert e le occasioni speciali, ai secchi e freschi, ideali per l’aperitivo o per accompagnare piatti leggeri. Questa varietà permette di esplorare un’ampia gamma di esperienze sensoriali, trovando sempre il vino giusto per ogni occasione.

A cosa si deve l'aroma dei vini?

L’aroma dei vini è il risultato di un complesso intreccio di fattori, che inizia già nel vigneto e si conclude con la vinificazione. Le uve, a seconda della varietà e del terroir in cui crescono, accumulano una serie di composti aromatici. Questi possono essere terpeni, esteri, aldeidi, e molti altri, ognuno dei quali contribuisce con note olfattive specifiche, come quelle floreali, fruttate, erbacee o speziate. Durante la vinificazione, le tecniche utilizzate – dalla fermentazione alla maturazione in barrique – possono alterare, esaltare o aggiungere nuove dimensioni aromatiche al vino. 

L’aroma di un vino deriva principalmente da tre fonti: gli aromi primari, legati alla varietà di uva; gli aromi secondari, generati dai processi fermentativi; e gli aromi terziari, sviluppati con l’invecchiamento.

Aromi Primari

Questi sono intrinseci alla varietà di uva utilizzata e sono influenzati dalle condizioni ambientali in cui l’uva matura, come il clima, il suolo e le pratiche viticole. Per esempio, le uve Muscat possono avere note floreali intensamente aromatiche, mentre le uve Sauvignon Blanc sono spesso associate a toni erbacei o di frutta a polpa bianca. Questi composti aromatici, come i terpeni e i tioli, sono presenti naturalmente nell’acino di uva e sono responsabili delle prime impressioni olfattive del vino.

Aromi Secondari

Questi si formano durante la fermentazione alcolica e malolattica. I lieviti e i batteri lattici trasformano lo zucchero dell’uva in alcol etilico e anidride carbonica, producendo al tempo stesso un’ampia gamma di composti, come gli esteri e gli alcoli superiori, che aggiungono complessità all’aroma del vino. Per esempio, gli esteri possono contribuire con note fruttate e floreali, mentre certi alcoli superiori possono aggiungere sfumature di mela verde o banana. Le tecniche di vinificazione, come la scelta dei lieviti o la temperatura di fermentazione, giocano un ruolo cruciale nel modulare questi aromi.

Aromi Terziari

Sviluppati durante l’invecchiamento in bottiglia o in barrique, questi aromi sono il risultato di reazioni chimiche complesse, come l’ossidazione e l’idrolisi. Il legno delle barriques, ad esempio, può aggiungere note tostate, di vaniglia o di spezie al vino, a seconda del tipo di legno e del grado di tostatura. Con il passare del tempo, i vini evolvono sviluppando aromi più complessi e sottili, come quelli di frutta secca, tabacco, cuoio o sotto bosco, che arricchiscono ulteriormente il bouquet.

Abbinamenti primaverili

La primavera è il momento ideale per riscoprire il piacere degli abbinamenti tra cibo e vino. Gli asparagi, verdure primaverili per eccellenza, con il loro gusto unico e la consistenza croccante, offrono infinite possibilità in cucina, dagli antipasti ai primi piatti. La loro nota leggermente amarognola richiede vini che possano equilibrare questa caratteristica senza sovrastarla. 

Non solo asparagi, la primavera porta in tavola un’infinità di verdure e piatti leggeri. Pensiamo a insalate primaverili, piatti a base di pesce, e frutti di mare, che trovano nei profili aromatici dei vini bianchi la risposta ideale per abbinamenti sorprendenti e armoniosi.

La nostra selezione

FRANK MILLET | SANCERRE BLANC
100% SAUVIGNON

Un’incantevole tonalità oro brillante, impreziosita da delicati riflessi paglierini, che svela l’eleganza e la finezza di questo vino. Al naso, si rivela con un carattere vigoroso e al contempo raffinato, un vero e proprio specchio del terreno di origine. Sentori floreali e fruttati si mescolano in bocca  in un’esplosione di frutta, con una spiccata vena acida ed una struttura piena. Con una densità di circa 6500 ceppi per ettaro, questo nettare viene magistralmente elaborato attraverso processi di vinificazione e maturazione in acciaio, garantendo la preservazione della sua freschezza e del suo profilo aromatico distintivo.

VALTER SIRK | SAUVIGNON
Vigneto Njiva, Zamurava.
Anno impianto 1990, 1995.

Frutto di un’innovativa tecnica di coltivazione che prevede un sistema di allevamento unilaterale capovolto: il metodo Guyot unilaterale. La vinificazione si distingue per l’utilizzo di tre diversi cloni di uva, sottoposti a criomacerazione e vinificati separatamente, prima di essere sapientemente assemblati. Questo processo si avvale di uve particolarmente mature e di una tecnica di macrofiltrazione, garantendo una qualità eccezionale. Dopo 15 mesi dalla vendemmia, il vino viene imbottigliato e lasciato affinare per ulteriori 2 mesi in bottiglia, raggiungendo un equilibrio perfetto tra eleganza e forza espressiva. Caratterizzato da una vivace freschezza e da una pronunciata mineralità è ideale per accompagnare piatti primaverili.

LONA ESTER | MÜLLER THURGAU
100%
MÜLLER THURGAU

Creato nel 1883 da Hermann Müller, questo incrocio di varietà bianche unisce il Riesling renano e il Chasselas, portando alla vita un vino distintivo. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inox, con un attento controllo della temperatura, per preservarne l’integrità aromatica. Visivamente, il vino si distingue per il suo colore giallo paglierino, illuminato da delicati riflessi verdolini. Al palato si rivela fruttato e piacevolmente aromatico, tessendo insieme note di salvia, pesca e mela golden in un insieme armonioso. Al gusto si presenta secco, con una piacevole sapidità e una freschezza vivace, bilanciata da un sottile filo di acidità che ne esalta la bevibilità e la complessità.

La Primavera sboccia nel bicchiere

Mentre la natura si risveglia, lasciamoci ispirare da questi vini deliziosi e dalla maestria dei loro produttori, perfetti compagni per esplorare nuovi abbinamenti gastronomici o per godere di momenti di pura gioia sensoriale. 

Dal giardino delle varietà uvali alla maestria della vinificazione, i vini aromatici continuano a catturare l’immaginazione e il palato di intenditori e neofiti, promettendo esperienze sempre nuove e affascinanti nel mondo dell’enogastronomia.

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Donna e vino: rompiamo gli stereotipi

Donna e vino: la visione femminile rappresenta un’insostituibile risorsa che arricchisce la diversità e promuove l’eccellenza dei vini prodotti da numerose cantine. Grandi donne hanno contribuito, ispirato e influenzato la creazione di bottiglie di grandissimo pregio: scopriamo assieme le proposte di questo mese che prendono nome e vita da queste importantissime figure. 

Da acquirenti a produttrici, le donne stanno ridefinendo il modo in cui il vino viene creato, apprezzato e condiviso. Negli ultimi anni, le donne si sono distinte per la loro attenzione alla qualità e alla ricerca di prodotti autentici e distintivi. Mentre alcuni stereotipi vinicoli vedevano le donne come consumatrici di vini leggeri e poco impegnativi, la realtà è che sempre più donne si stanno avvicinando a vini di alta qualità, apprezzando la complessità e l’eleganza che questi prodotti offrono. Complessità, ricercatezza e eccellenza sono le parole chiave quando si mettono nella stessa frase le parole “vino” e “donna”. 

Donna e vino: il mito dei vini "femminili"

I vini “femminili” sono spesso descritti come leggeri, frizzanti e, spesso, rosati, un’associazione che può essere attribuita a stereotipi culturali e tradizioni sociali radicate. Nel corso del tempo, l’industria vinicola ha mirato a segmenti specifici del mercato, compresi quelli femminili, promuovendo vini con queste caratteristiche come adatti al gusto delle donne. Questo approccio è influenzato da idee preconcette riguardanti le preferenze delle donne per gusti poco impegnativi e per il colore rosa, tradizionalmente associato alla femminilità.

I vini leggeri e frizzanti sono quelli generalmente considerati più accessibili e facili da bere, rendendoli una proposta popolare per l’universo femminile. Tuttavia, è importante riconoscere che le preferenze di consumo stanno cambiando e molte donne stanno esplorando una varietà di vini, inclusi quelli più complessi e strutturati.

Le percezioni dei vini “femminili” stanno gradualmente evolvendo verso una visione più inclusiva che abbraccia una vasta gamma di stili e varietà. È essenziale considerare che le preferenze individuali possono variare notevolmente e che le donne sono sempre più inclini a esplorare una varietà di opzioni enologiche che vertono sulla qualità e sulla complessità di gusto. 

Muse Ispiratrici e Forze Motrici delle Cantine

La figura della donna riveste un ruolo tanto significativo quanto spesso nascosto. È spesso musa ispiratrice per la creazione di prodotti vitivinicoli che riflettono la sua sensibilità, la sua grazia e la sua forza interiore. Sebbene nella storia la figura femminile sia stata spesso sottovalutata o poco visibile, la sua presenza è di fondamentale importanza all’interno delle cantine e delle aziende di produzione.

Negli ultimi anni le donne sono sempre più presenti nel settore enologico come sommelier, enologhe e proprietarie di cantine, indicando una crescente partecipazione femminile in ruoli chiave all’interno dell’industria vinicola.

In sostanza, quella femminile è una prospettiva unica e preziosa che contribuisce alla diversità e all’eccellenza dei vini di molte cantine.

Donne e Vino: le dediche nel nostro Catalogo

Ecco quindi il nostro omaggio alla straordinaria influenza e ispirazione delle figure femminili nel mondo del vino. Attraverso bottiglie dedicate a donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia e nel cuore di alcuni dei produttori che ben conosciamo, celebriamo la diversità e la creatività che queste figure hanno portato. Ogni bottiglia è un racconto unico, una dichiarazione di affetto e di amore, un’eredità indelebile. 

Donna e vino | Rompiamo gli stereotipi

J. Vignier | QVFMR - Les Jardins d’Elise
100% chardonnay

Un dolcissimo e affettuoso omaggio alla bis-nonna Elise per questo eccezionale Chardonnay nato nel 2008. Questa cuvée Éphémère, ossia effimera, è prodotta in quantità limitatissime e destinata a essere gustata una sola volta. Incanta con la sua eleganza, delicatezza e un finale molto lungo e persistente. Un tributo unico nel suo genere, destinato a lasciare un’impronta indelebile sui palati più raffinati.

 Cortenera | Inevitabile
100% garganega

È all’amatissima mamma Vittoria che si deve la produzione di questo Vino Eterno, grazie ad una sua speciale e specifica richiesta, mossa da eccellenza e dedizione.  Le uve, accuratamente appassite per cinque mesi e poi sofficemente pigiate per ottenere il prezioso mosto fiore, riposano in barrique scolme per almeno un decennio. Di un affascinante colore ramato, questo vino offre un bouquet straordinariamente complesso al naso. Al palato, si rivelano note calde di frutta secca, frutta disidratata e mieli, senza l’aggiunta di solforosa.

Donna e vino | Rompiamo gli stereotipi
Donna e vino | Rompiamo gli stereotipi

Antech | Cuvée Françoise AOC Blanquette Millesimata
90% mauzac 5% chardonnay 5% Chenin

Determinazione, grande esperienza e forza d’animo contraddistinguono Françoise – incredibile donna e produttrice che dona il suo nome a questa pregiata bottiglia. Dal colore giallo paglierino con riflessi verdi, questo vino sprigiona al naso aromi di mela verde e frutti bianchi. In bocca è fruttato, morbido ed equilibrato. Vinificato secondo il metodo tradizionale, con vendemmia manuale e maturazione su fecce per almeno 18 mesi e dosaggio di 10 gr/lt. 

Donna e Vino: il Futuro del Vino al Femminile

Abbiamo selezionato solo tre bottiglie, ma ce ne sarebbero molte altre da approfondire e conoscere: tutte però le potete trovare sul nostro catalogo.

Il vino al femminile sta vivendo una vera e propria rinascita, un’epoca in cui le donne influenzano e guidano il mondo del vino con passione, determinazione e competenza. Rompendo gli stereotipi e celebrando la diversità del gusto femminile, il mondo del vino sta diventando un luogo più inclusivo, stimolante e appassionante. Un profondo ringraziamento a tutte le donne che, con la loro visione unica e la loro dedizione, stanno trasformando il mondo del vino, dimostrando che la vera bellezza sta nella diversità e nell’amore per l’eccellenza enologica.

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Vini Rossi bordolesi: un romantico viaggio a Bordeaux

Vini Rossi bordolesi | Un romantico viaggio a Bordeaux

Febbraio è il mese dell’amore, e cosa c’è di più romantico che condividere momenti speciali con la persona amata sorseggiando un bicchiere di vino rosso? Per gli appassionati di vini, non c’è dubbio che i tesori vinicoli della regione di Bordeaux possano aggiungere un tocco di classe e romanticismo alla giornata di San Valentino.

In questo articolo ci aspetta quindi un viaggio indimenticabile alla scoperta di Jean Baptiste Audy e della sua straordinaria storia nel cuore delle terre di Bordeaux. Pronti ad innamorarvi?

Vini rossi, il segreto del romanticismo

Il vino rosso, con la sua suggestiva profondità di colore e il bouquet avvolgente, è il compagno perfetto per celebrare la magia dell’amore durante San Valentino, e non solo in questa occasione. Un bicchiere di vino rosso non è solo una delizia per il palato, ma è anche intriso di simbolismo romantico che si sposa perfettamente con la natura di questa festa dedicata all’affetto.

I vini rossi hanno guadagnato nel corso dei secoli un’affascinante reputazione per quanto riguarda il loro potenziale afrodisiaco. È tutto da ricercare nelle proprietà intrinseche di questo alimento: non solo nella ricchezza di aromi e sapori tipiche dei vini rossi, ma anche nelle sostanze chimiche naturalmente presenti tra cui polifenoli e resveratrolo, responsabili delle capacità antinfiammatorie ed antiossidanti. 

È proprio a queste qualità naturali che si attribuisce una migliore circolazione, rilassamento generale, calore e benessere. Inoltre, come abbiamo già approfondito nel nostro articolo di Gennaio 2024, la natura rilassante del vino rosso può abbassare i livelli di stress e aumentare la sensazione di comfort generale.

Bordeaux: il cuore dei Vini rossi bordolesi

Se parliamo di vini rossi, e in particolare di vini rossi bordolesi, non possiamo che aprire il capitolo dedicato a Bordeaux. L’unicità della regione di Bordeaux risiede senza dubbio nella sua storia e tradizione. Con una storia vinicola che risale a secoli fa, questa regione ha affinato nel tempo l’arte di produrre vini che colpiscono i sensi e conquistano i cuori degli intenditori. Nel pittoresco dipinto delle terre vinicole francesi, la regione di Bordeaux emerge come importante testimone e narratrice di storia e tradizione enologica. Situata nella zona sud-ovest della Francia, Bordeaux è baciata dai fiumi Dordogne e Garonne, che sinuosamente confluiscono nell’incantevole insenatura Gironde.

Le radici della viticoltura in questa terra iniziano ai tempi del poeta e console Ausonius nel IV secolo a.C., ma l’esportazione, sopratutto in Inghilterra, ebbe inizio grazie al matrimonio di Eleonora di Aquitania con Enrico II d’Inghilterra nel 1152. Il culmine del prestigio arrivò nel 1855 con la classificazione dei migliori vini del département Gironde in vista dell’esposizione mondiale di Parigi. I Cru Classé del Médoc furono distinti in cinque classi, consolidando la reputazione di Bordeaux come produttrice di vini raffinati e di classe. Da allora, Bordeaux è divenuta un simbolo stesso del vino, una terra generosa e orgogliosa che, grazie alle straordinarie condizioni climatico-ambientali e all’impegno di appassionati viticoltori, continua ad essere tra i protagonisti del panorama enologico mondiale.

Audy, l’amore per Bordeaux

Per Bereepassione, Bordeaux significa un solo nome: Jean Baptiste Audy. Una storia incredibilmente interessante che affonda le sue radici ad inizi del ‘900. Nel lontano 1906, Jean-Baptiste Audy stabilì il suo négoce a Libourne, lungo la suggestiva riviera della Dordogne, già allora rinomata per i suoi négociants. Con una chiara predilezione per la rive droite, Audy focalizzò la sua attenzione su Pomerol, una regione che oggi rappresenta la nuova frontiera dell’area bordolese. 

Fu proprio a Pomerol che Jean Baptiste Audy consolidò la sua attività, trasformandosi non solo in un distinto distributore di vini di Bordeaux, ma anche in un appassionato viticultore. Questo grande gruppo familiare, indipendente e con solide basi finanziarie, ha ereditato una lunga tradizione imprenditoriale con funzioni triplici di viticultore, affinatore e distributore. Controllando importanti Châteaux nelle appellazioni più prestigiose, tra cui Clos du Clocher a Pomerol, Château Bonalgue a Pomerol e Château du Courlat a Lussac Saint Emilion, il gruppo Audy ha dimostrato il suo impegno nella produzione di vini di eccellenza.

Attraverso le competenti mani di Pierre Bourotte, nipote di Jean-Baptiste Audy, la società ha prosperato dal 1991 al 2002, continuando a costruire solide collaborazioni con numerosi Châteaux di tutte le appellazioni bordolesi. Nel 2003, il figlio Jean-Baptiste ha preso le redini, portando avanti l’eredità familiare e consolidando ulteriori legami con rinomati Châteaux. Le cantine centenarie del gruppo ospitano milioni di bottiglie, compresi alcuni Grands Crus Classés e altri vini di Châteaux prestigiosi venduti in esclusiva, rappresentando un autentico tesoro enologico.

La nostra selezione dedicata a Jean Baptiste Audy

Vini Rossi bordolesi | Un romantico viaggio a Bordeaux

Château LA CROIX CHANTECAILLE
65%
merlot, 35% cabernet franc | AOC Saint Emilion Grand Cru

Nei pressi dello Château Petrus, distribuita su 8,78 ettari, l’AOC Saint-Émilion Grand Cru presenta un suolo di graves leggero e un sottosuolo di argilla e ferro. Con vigne di 25 anni, basse rese e vendemmia verde, la vinificazione avviene in cuves di cemento termoregolate con una macerazione di 4/5 settimane. Dopo 12 mesi di affinamento in barriques di rovere, la produzione annuale raggiunge le 48.000 bottiglie, risultando in un vino maturo, setoso e caratterizzato da intensi aromi di frutti rossi, tannini morbidi e leggere note boisées.

CHÂTEAU DU COURLAT CUVÉE JEAN BAPTISTE
100% merlot | Lussac – Saint Emilion

La proprietà, appartenente alla famiglia Bourotte-Audy, si estende su 16,5 ettari con un suolo limo-argilloso e viti di 25 anni. Con vendemmia manuale, la vinificazione avviene parcellarmente in cuves inox e cemento termoregolato per circa un mese, seguita da pressatura pneumatica soffice e rimontaggi manuali. Dopo 15 mesi di affinamento in barriques di rovere francese, il vino, profondo e potente, esprime appieno il frutto e il terroir di origine. Definito da Robert Parker “sempre tra i migliori dell’appellazione”, è disponibile anche in versione Magnum da 1,5 lt.

Vini Rossi bordolesi | Un romantico viaggio a Bordeaux
Vini Rossi bordolesi | Un romantico viaggio a Bordeaux

CHÂTEAU BONALGUE

90% merlot, 10% cabernet franc | AOC Pomerol

In possesso della famiglia Bourotte-Audy dal 1926 e con radici che risalgono all’epoca napoleonica, questa proprietà vanta una superficie vitata di 7,55 ettari su suoli di sabbia, argilla e graves. Le vigne, con un’età media di 25 anni, producono basse rese grazie a una pratica di vendemmia verde. La vinificazione, parcellare in cuves inox e cemento termoregolati con rimontaggi manuali, è seguita da un affinamento di 18 mesi in barriques di rovere francese a grana fine. La produzione annuale si attesta sulle 30.000 bottiglie. Descritto da Robert Parker come “un Pomerol molto riuscito, carnoso, delizioso ed edonista”.

E ora non ti resta che innamorarti…

In questo viaggio tra le eccellenze vinicole di Bordeaux e le storie uniche di Château Petrus, e Jean Baptiste Audy, ci siamo immersi nel mondo di passione e raffinatezza dei vini rossi bordolesi. Abbiamo colto l’occasione della giornata di San Valentino per parlare ancora una volta di qualità e passione, strizzando l’occhiolino alla festa degli innamorati, ma non solo a loro! L’amore è anche per se stessi, per i propri cari, per le proprie passioni e per quei piccoli dettagli che rendono la vita così speciale.

Brindiamo, quindi, alla bellezza di amare e essere amati, in ogni sua sfumatura!

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Vini dolci: per un 2024 all’insegna della dolcezza!

Vini dolci: per un 2024 all’insegna della dolcezza!

Vini dolci: il nostro modo di iniziare il 2024 con dolcezza! Gennaio, spesso definito “il mese più triste dell’anno”, merita di essere addolcito con qualcosa di speciale: il mese della ripartenza è un foglio bianco ricco di opportunità, ma spesso accompagnato da una nota di malinconia post-festiva.

Ecco quindi il tema di questa nostra selezione per addolcire l’inizio dell’anno: l’avvolgente mondo dei vini dolci. In questo articolo, ci addentreremo nella dolcezza di questi nettari, esplorando cosa rende un vino “dolce” e come questa delizia enologica può trasformare Gennaio in un viaggio di piacere e scoperta.

Gennaio: perchè tutta questa malinconia?

L’idea che Gennaio sia il mese più triste dell’anno spesso è associata al cosiddetto “Blue Monday” – che quest’anno ricorre Lunedì 15 Gennaio. Il Blue Monday è un termine coniato per descrivere il terzo lunedì di Gennaio, considerato dagli esperti come il giorno più deprimente dell’anno. Questa concezione si basa su una formula che tiene conto di vari fattori, tra cui il tempo trascorso dalle festività natalizie, il meteo stagionale, le spese pazze accumulate durante lo shopping natalizio, la motivazione e la necessità di adottare nuove abitudini o cambiamenti nella vita.

Migliorare la giornata con un tocco di... dolcezza!

Il sapore dolce è intrinsecamente legato a una risposta positiva del nostro cervello. Consumare alimenti zuccherati può attivare la produzione di endorfine, neurotrasmettitori noti per agire come analgesici naturali e induttori di sensazioni di piacere e benessere. Questi “ormoni della felicità” interagiscono con i recettori del cervello per alleviare lo stress e migliorare temporaneamente l’umore. Di conseguenza, il gusto dolce può fungere da conforto emotivo, offrendo un momento di piacere e distrazione dalle tensioni quotidiane. È però fondamentale mantenere un equilibrio nell’approccio al consumo di questo tipo di sostanze, poiché un eccesso può comportare effetti avversi sulla salute fisica e mentale. La moderazione è la chiave per godere dei benefici psicologici del sapore dolce senza compromettere il benessere complessivo.

Cosa rende i vini dolci?

La dolcezza in un vino è il risultato della presenza residua di zuccheri dopo il completamento della fermentazione. Durante il processo di fermentazione, il lievito converte gli zuccheri presenti nell’uva in alcol e anidride carbonica. Se il processo di fermentazione viene interrotto prima che tutti gli zuccheri siano trasformati in alcol, il vino risultante conserverà una maggiore quantità di zuccheri, conferendogli un gusto dolce.

Esistono diversi modi per ottenere vini dolci:

  • Fermentazione Arrestata: Nel caso della fermentazione arrestata, il produttore interrompe deliberatamente il processo prima che tutti gli zuccheri siano completamente convertiti. Ciò può essere fatto abbassando la temperatura, aggiungendo alcol o utilizzando metodi di filtrazione per rimuovere il lievito.
  • Aggiunta di Mosto o Süssreserve: Alcuni produttori di vino aggiungono mosto (il succo d’uva non fermentato) al vino già fermentato per aumentare la dolcezza. Questa pratica è comune, per esempio, in vini come il Sauternes.
  • Asciugatura dell’Uva: In alcuni casi, l’uva viene lasciata appassire o essiccare prima della fermentazione. Questo processo concentra gli zuccheri nel mosto, producendo vini più ricchi e dolci come l’Amarone.
  • Blocco della Fermentazione: L’aggiunta di alcol (come nel caso dei vini liquorosi) o l’uso di tecnologie moderne possono impedire la fermentazione completa, preservando così la dolcezza naturale del vino.
Vini dolci | Jean Baptiste Audy Château Peyruchet Cuvée Jean Baptiste

JEAN BAPTISTE AUDY CHÂTEAU PEYRUCHET CUVÉE JEAN BAPTISTE
60% pinot auxerrois, 25% pinot blanc, 15% pinot gris

Il Vigneto è situato nel pittoresco comune di Loupiac, di fronte alle prestigiose denominazioni Barsac e Sauternes. Il suolo, ricco di argilla-sabbiosa e argilla-graveleux, contribuisce alla formazione di uve di alta qualità. Con una media di 40 anni, le vigne testimoniano la tradizione e la maestria coltivativa_ la vendemmia manuale e tardiva, eseguita con cura, assicura uve mature al punto giusto, mentre la vinificazione avviene a una temperatura controllata di 18°C in cuves inox, con una macerazione prolungata che enfatizza le caratteristiche uniche del territorio. Con una produzione annuale limitata a 5.000 bottiglie, questo vino si distingue per la sua fragranza, freschezza e aromaticità, regalando al palato note fruttate e floreali: un’alternativa raffinata ai vini liquorosi.

DOMAINE BAUD VIN DE PAILLE
1/3 savagnin, 1/3 chardonnay, 1/3 poulsard

Secondo la tradizione, le uve utilizzate per la vinificazione vengono appassite per 4/5 mesi su graticci di paglia: il termine “Vin de Paille” si traduce letteralmente in “vino di paglia”, sottolineando l’importanza di questo processo unico. Durante questo periodo di appassimento, il succo delle uve si concentra notevolmente, producendo un liquido ricco e dalla resa limitata. La fermentazione, intrapresa con estrema lentezza, si interrompe in modo naturale quando il vino raggiunge circa i 14°. L’affinamento successivo avviene in piccole botti per almeno 3 anni, conferendo al vino un colore giallo oro antico. Al naso rivela la caratteristica nota ossidativa tipica dei vini di questa regione, arricchita da sfumature mielate, frutta candita, mallo di noce e fichi secchi. Il risultato è un vino dolce di rara e preziosa eleganza, un autentico capolavoro.

Vini dolci | Domaine Baud Vin de paille
Vini dolci | Ugo Bing Fattoria di Fiano Vin Santo del Chianti DOC

UGO BING FATTORIA DI FIANO VIN SANTO DEL CHIANTI DOC
Trebbiano, malvasia, san colombano

Originario da vigneti con una media di età di 20 anni, la sua vinificazione segue i principi della tradizione, mentre il processo di affinamento si estende per 13 anni in caratelli di rovere, seguiti da ulteriori 3 anni in barriques di Troncais. La produzione annuale è limitata a 380 bottiglie, assicurando una cura artigianale e una dedizione senza pari in ogni fase della creazione. Al naso, si svela una ricca complessità fruttata con suggestive note di albicocca, uva passa, frutta candita, fico passito, mandorle amare, noce e un sottile tocco di amaretto di Saronno, armonizzate splendidamente con delicate sfumature di vaniglia. In bocca, questo vino si presenta con un profilo intenso e concentrato, bilanciato da una vivace acidità, straordinaria morbidezza e una persistenza che sembra infinita. Un’autentica esperienza enologica che unisce maestria artigianale e dedizione per creare un nettare dal carattere quasi eterno.

Vini dolci: addolciamo questo Gennaio…

Il vino dolce, con la sua ricca storia e varietà di profumi e sapori, occupa un ruolo distintivo e prezioso nella cultura enogastronomica italiana e non solo. Le sue varietà, dalle sfumature leggere e fruttate a quelle più ricche e complesse, permettono di abbinarsi a una vasta gamma di situazioni: possiamo quindi affermare che i vini dolci sono quindi ambasciatori della gioia e della convivialità, ideali per migliorare questo bigio Gennaio!

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Vini per le feste & brindisi d’autore

Vini per le feste & brindisi d'autore
Vini per le feste: Dicembre è il mese dell’anno in cui la magia delle festività avvolge ogni angolo. Per rendere davvero uniche le celebrazioni natalizie e di Capodanno, niente supera l’eleganza effervescente dei vini festivi.
Scopriamo le caratteristiche dei vini bianchi frizzanti della nostra selezione e come scegliere il vino perfetto per le feste: ogni paragrafo è un invito a immergersi nell’arte e nel mood del Natale. Da vini maturati su terreni vulcanici a champagne provenienti dalle rinomate regioni francesi, ogni racconto culmina in una selezione unica di vini bianchi frizzanti. Sia che siate amanti della Garganega o appassionati di Champagne, in questo articolo troverete diverse chicche per un’autentica esperienza enologica durante le festività.

Le origini del Brindisi

Il gesto di sollevare un bicchiere e brindare all’arrivo del nuovo anno ha radici antiche, risalenti a tradizioni cariche di significato. L’usanza del brindisi di Capodanno ha le sue origini nell’antica Roma, dove si credeva che il suono dei bicchieri alzati e il tintinnio delle coppe potessero scacciare gli spiriti maligni e portare fortuna. Questa pratica si è evoluta nel corso dei secoli, diventando un rituale universale di gioia e auspicio per un futuro prospero.

Oltre a brindare alla fine dell’anno trascorso e all’inizio di uno nuovo, il gesto del brindisi rappresenta l’unità, la gratitudine e l’ottimismo. 

Ma perché i vini per le feste sono rinomatamente vini bianchi frizzanti?

La risposta risiede nel carattere effervescente e festoso di questi vini. Le bollicine che danzano nel bicchiere e la sensazione effervescente in bocca aggiungono un tocco di gioia e festa a ogni sorso, creando l’atmosfera ideale per celebrare momenti speciali. Spumanti, Champagne e non solo, con la loro versatilità e varietà, si adattano a una vasta gamma di palati, soddisfacendo sia chi ama il gusto secco e minerale che chi predilige una dolcezza più pronunciata. La loro capacità di accostarsi ad una grandissima varietà di piatti, dai frutti di mare agli antipasti leggeri, li rende vini adatti a ogni fase del pasto durante le festività.

Inoltre, i vini bianchi frizzanti sono spesso associati a uno stile di vita elegante e celebrativo. Aprire una bottiglia di questo genere diventa un gesto simbolico di festa e condivisione, contribuendo a creare ricordi indimenticabili durante le riunioni di famiglia, le cene con gli amici e le festività in generale.

Vini per le feste | CORTENERA CUVÉE GINEVRA METODO CLASSICO 100% garganega

DOMAINE SCHOFFIT CREMANT D’ALSACE
60% pinot auxerrois, 25% pinot blanc, 15% pinot gris

Un crémant unico, frutto dell’arte di un produttore che privilegia la maturità delle uve rispetto all’acidità. Questa scelta audace si traduce in un vino fermo con elevato residuo zuccherino, essenziale per una fermentazione in bottiglia impeccabile. Dal colore oro brillante, sprigiona aromi di frutta matura e fiori bianchi. L’eleganza e la freschezza sono sottolineate da una perfetta acidità, riflessa in una maturazione fenolica impeccabile.

CHARPENTIER TRADITION BRUT
80% pinot meunier, 15% chardonnay, 5% pinot noir

Una cuvée distintiva che incarna l’anima dell’azienda, ottenuta con il 15% di vin de réserve. I profumi freschi di agrumi canditi e il tocco di pane tostato danzano delicatamente nel bicchiere. Questo vino cremoso si rivela al palato con un sorso avvolgente e morbido, guidato da una vena sapida e fresca. La maturazione su fecce per 36 mesi dona complessità, mentre il dosaggio di 8 gr/lt aggiunge la giusta dolcezza.

Vini per le feste | CHARPENTIER TRADITION BRUT 80% pinot meunier, 15% chardonnay, 5% pinot noir
Vini per le feste | CORTENERA CUVÉE GINEVRA METODO CLASSICO 100% garganega

CORTENERA CUVÉE GINEVRA METODO CLASSICO
100% garganega

Vino unico, prodotto da vigne con più di 30 anni, cresciute su terreni collinari di tufi basaltici terrosi di origine vulcanica. Con una spiccata sfumatura di giallo, questa pregiata creazione offre una spuma soffice e abbondante, con un perlage estremamente fine, sottile e persistente. Il profumo complesso svela note variegate di frutta esotica, miele e castagne. Il sapore evoluto è arricchito da note speziate e terziarie. Svolge dai 48 ai 60 mesi sui lieviti ed ha un dosaggio di 2gr/lt.

Vini per le feste: come scegliere?

La scelta dei giusti vini per le feste è un viaggio sensoriale che può trasformare la tua esperienza culinaria: quando si cerca il perfetto vino frizzante, considerare varietà di uve meno conosciute – ma sempre molto apprezzate – come la Garganega può portare a scoperte sorprendenti ed inaspettate. La Garganega, con le sue radici nel nord Italia, regala vini freschi e aromatici, perfetti per chi cerca un’opzione leggermente più complessa rispetto agli spumanti tradizionali e vuole provare qualcosa di diverso dal classico Prosecco pur restando “in Veneto”. 

Se si desidera abbracciare il massimo lusso, non c’è nulla che possa competere con lo champagne. Proveniente dalla regalità delle regioni vinicole francesi, lo champagne incarna l’eleganza in ogni bollicina. La sua complessità aromatica, unita a una finitura persistente, lo rende il compagno ideale per festeggiare le occasioni speciali ed in particolar modo il periodo Natalizio. In sostanza, la scelta del vino perfetto dipende moltissimo dai gusti personali e dall’atmosfera desiderata: esplorare tutte le opzioni presenti nel nostro catalogo per lasciarti sorprendere e… festeggiare! 

Per scoprire tutta la selezione del nostro Catalogo clicca QUI.

Il Miglior Olio Extravergine di Oliva al mondo… è Viola!

Il Miglior Olio Extravergine di Oliva al mondo... è Viola!

Il Miglior Olio Extravergine di Oliva è Viola? In Bereepassione non ci occupiamo solo di Vini pregiati: quella che vi presentiamo in questo articolo è la storia del Miglior Olio Extravergine di Oliva al Mondo e del suo produttore, Marco Viola. Curiosi? Non vi resta che continuare la lettura…

La storia dell’olivo e del suo prezioso prodotto, l’olio d’oliva, è intrisa di cultura, tradizione e passione. Risalendo a millenni fa, questa storia affonda le radici nelle antiche civiltà del Medio Oriente, e nel corso dei secoli si è diffusa lungo le coste del Mediterraneo, dell’Africa e del Sud Europa. Oggi, grazie al contributo di appassionati come Marco Viola, il futuro dell’olio d’oliva italiano è più radioso che mai.

Un Viaggio Nel Passato

Fin dal 5000 a.C., la coltivazione delle olive era pratica comune nelle regioni del Medio Oriente. Questa si diffuse rapidamente lungo le coste del Mediterraneo, dell’Africa e del Sud Europa. La conoscenza e l’apprezzamento di questo oro verde si devono ai Fenici, famosi per i loro intensi commerci via mare. Grazie a loro, l’olio d’oliva divenne noto in tutto il Mediterraneo e particolarmente in Grecia, dove era utilizzato non solo come alimento, ma anche come medicinale, cosmetico e come protezione per atleti e guerrieri.

I Romani, in seguito, promossero la coltivazione dell’olivo nelle regioni da loro conquistate, contribuendo alla sua diffusione in tutta l’area mediterranea, mentre nel Medioevo nacque l’intuizione di recuperare i terreni migliori per la produzione di oli d’oliva, riconoscendo il suo valore come merce preziosa. Questo contribuì significativamente al successo dell’olio d’oliva.

L'Epoca d'Oro in Italia

Nel 1400, l’Italia si affermò come il principale produttore di olio d’oliva nel mondo. La sua produzione e il suo consumo si espansero notevolmente, e l’olio d’oliva divenne un pilastro dell’alimentazione mediterranea. Proprio la dieta mediterranea, rinomata per i suoi benefici per la salute, ha ulteriormente contribuito al successo dell’olio d’oliva, rendendolo uno dei prodotti alimentari italiani più amati e esportati in tutto il mondo.

Marco Viola: Una Storia di Passione e Dedizione per l'olio extravergine di oliva

Per Marco Viola, l’olivo rappresenta l’albero genealogico della sua famiglia. Le radici di questa storia affondano nell’Ottocento, quando Biagio e Lucia trasmisero la loro passione per l’olivicoltura al figlio Ferdinando. Successivamente, Diamante, figlio di Ferdinando, aggiunse lo spirito imprenditoriale alla famiglia, estendendo le terre coltivate a 30 ettari e aprendo il primo frantoio Viola nel castello di Sant’Eraclio.

Biagio Viola, figlio di Diamante e padre di Marco, divenne il custode delle emozioni familiari legate alla terra e all’oliva: un frutto straordinario che richiede rispetto e pazienza e con la quale la famiglia Viola ha vissuto in simbiosi per oltre 150 anni. Oggi in Marco Viola è presente una profonda connessione con l’olivo e dedica una scrupolosa cura a tutte le fasi della produzione, dall’oliva raccolta alla tavola dei consumatori.

Il Miglior Olio Extravergine di Oliva al mondo... è Viola!

Il Passo delle Capre
il miglior olio extravergine di oliva al mondo

“Il Passo delle Capre” è l’olio extravergine d’oliva che incarna una nuova visione. Quest’olio, grazie alla sapiente cura tramandata nella famiglia Viola, si distingue per la sua limpidezza, fluidità e colore verde con riflessi dorati. Il suo profumo è elegante, con sentori di cuore di carciofo, erbe di campo e lattuga, arricchiti da note complesse di menta, salvia e mandorla bianca. Al palato, emergono i sapori del carciofo, della cannella e della mandorla bianca, con un retrogusto piccante di pepe nero. L’amaro è presente ma ben integrato nella struttura complessiva. 

È con grande orgoglio che possiamo vantare che nel 2023 Viola Bio "Il Passo delle Capre" si è classificato al primo posto alla XXVIII edizione di BIOL, il prestigioso riconoscimento per il miglior olio extravergine organico al mondo. Un onore che sottolinea la qualità e l'impegno costante di Marco Viola e della sua famiglia nel produrre un olio d'oliva eccezionale.

La storia millenaria dell’olio d’oliva si intreccia con le vite appassionate dei produttori come Marco Viola, il cui impegno e dedizione assicurano un futuro brillante per questo straordinario prodotto italiano. Grazie a persone come lui, l’olio d’oliva continuerà a essere un ambasciatore della cultura e della tradizione italiane nel mondo. 

Scopri tutta la nostra selezione nel nostro Catalogo.

Vini Piemontesi: Ottobre nelle langhe tra Rossi e Tartufi

Vini piemontesi: oggi vi accompagniamo alla scoperta della terra dei tartufi. Ottobre è proprio  il mese in cui le Langhe, perla piemontese, si animano con il profumo avvolgente dei tartufi, i “diamanti” della cucina locale. Questa regione, tra le province di Cuneo e Asti, non è solo famosa per i suoi vini eccezionali, ma anche per la sua ricchezza enogastronomica.

Le Origini

Le Langhe, rinomate per i loro paesaggi collinari e le Langues, sono un territorio antico – un vero gioiello italiano. Il nome “Langhe” deriva proprio dalle lingue di terra, modulate dal mutare delle stagioni e dal tempo, che si estendono lungo il fiume Tanaro, simboli di un territorio molto diversificato e particolare.

Il Mese dei Tartufi

Le Langhe, rinomate per i loro paesaggi collinari e le Langues, sono un territorio antico – un vero gioiello italiano. Il nome “Langhe” deriva proprio dalle lingue di terra, modulate dal mutare delle stagioni e dal tempo, che si estendono lungo il fiume Tanaro, simboli di un territorio molto diversificato e particolare.

Varità di Suoli e Clima Unico

Le Langhe vantano una diversità di suoli rara, con terreni marnosi, calcarei, sabbiosi ed argillosi che si combinano in maniera molto particolare, regalando ai vini piemontesi un bouquet di aromi e sapori inimitabili. Il complesso panorama pedo-climatico favorisce la coltivazione di un’ampia varietà di vitigni, esaltando la ricchezza enologica di questa regione. Nel 1994, è nata quindi la denominazione Langhe DOC, proprio con l’obiettivo di valorizzare la diversità e l’unicità di questo territorio eccezionale. 

Ciabot Berton, questo mese è dedicato alle Langhe

Se parliamo di vini piemontesi, non possiamo che parlare di Ciabot Berton. La famiglia Oberto ha un legame profondo e secolare con le meravigliose colline del Barolo, avendo coltivato vigneti nei cru storici di La Morra per ben quattro generazioni. Questa storia di vignaioli appassionati inizia con la lungimiranza dei trisnonni Maria e Luigi, e prosegue tutt’oggi con Marco e sua moglie Federica, che portano avanti l’eredità familiare con impegno e rispetto per la loro terra – ricca ma esigente. L’azienda, custode di una tradizione vitivinicola centenaria, lavora in sinergia con il vigneto, rispettando la natura e la biodiversità, per produrre vini che esprimono l’unicità e il carattere irripetibile di questo magnifico territorio.

Vini Piemontesi | DOLCETTO D'ALBA RUTUIN DOC - 100% dolcetto

DOLCETTO D'ALBA RUTUIN DOC
100% dolcetto

Proveniente da vigne di età media 45 anni, su terreno argilloso-calcareo, questo vino, di colore rosso rubino profondo, offre un bouquet intenso e croccante di amarena e piccoli frutti rossi, arricchito da un tocco speziato. La sua macerazione e affinamento avvengono in acciaio a temperatura controllata, il che contribuisce alla sua pienezza e succosità in bocca, sostenute da una tipica vena tannica. La sua produzione limitata a 5.000 bottiglie all’anno lo rende un esemplare enologico esclusivo.

BARBERA D'ALBA FISETTA DOC
100% Barbera

Questo vino, prodotto da vigne di 20-25 anni situate su terreno argilloso-calcareo-sabbioso, è caratterizzato da un colore rosso rubino limpido con riflessi violacei. Offre un profilo olfattivo fresco e fruttato, impreziosito da note floreali e un tocco speziato. Al palato, si distingue per il suo sapore ricco e suadente di ciliegia e mirtillo, bilanciato da freschezza e sapidità. Ne vengono prodotte solamente 10.000 bottiglie l’anno.

Vini Piemontesi | BARBERA D'ALBA FISETTA DOC - 100% Barbera
Vini Piemontesi | BAROLO ROCCHETTIVINO DOCG - 100% nebbiolo

BAROLO ROCCHETTEVINO DOCG
100% nebbiolo

L’abbinamento di vino e tartufo è una sinfonia di sapori che esalta l’essenza dell’enogastronomia italiana, particolarmente ricca nel Piemonte. Il delicato e aromatico tartufo bianco si sposa perfettamente con vini bianchi leggeri ed eleganti, che con la loro freschezza ne valorizzano il profumo avvolgente. Per il robusto tartufo nero, vini rossi strutturati sono l’ideale poiché bilanciano il sapore terroso del tartufo con i tannini morbidi e il corpo avvolgente. Come per ogni pietanza, la scelta del vino giusto può trasformare un piatto in un’esperienza culinaria indimenticabile, e in questo caso, in un viaggio sensoriale nel cuore della tradizione enogastronomica piemontese.

Per scoprire tutti i vini Ciabot Berton a Catalogo, clicca qui.

Abbinamenti?

L’abbinamento di vino e tartufo è una sinfonia di sapori che esalta l’essenza della gastronomia italiana, particolarmente ricca nel Piemonte. Il delicato e aromatico tartufo bianco si sposa perfettamente con vini bianchi leggeri ed eleganti, che con la loro freschezza ne valorizzano il profumo avvolgente. Per il robusto tartufo nero, vini rossi strutturati sono l’ideale poiché bilanciano il sapore terroso del tartufo con i tannini morbidi e il corpo avvolgente. Come per ogni pietanza, la scelta del vino giusto può trasformare un piatto in un’esperienza culinaria indimenticabile, in questo caso, un viaggio sensoriale nel cuore della tradizione enogastronomica piemontese.

Vini piemontesi: Un Viaggio Leggendario tra Natura e Gusto

Le Langhe in Ottobre offrono un’esperienza unica, tra leggende, paesaggi mozzafiato, vini inconfondibili e il pregiato tartufo. È un viaggio attraverso la natura, la storia e le tradizioni di un territorio che continua a incantare e affascinare chiunque lo visiti.

Scopri tutta la nostra selezione nel nostro Catalogo.

Vini passiti: un nettare d’autore

Vini passiti sono tra le gemme più preziose del mondo del vino, una continua scoperta di sapori e tradizioni. Questi nettari d’autore affondano le loro radici in antiche tecniche di produzione, offrendo al palato un’esperienza sensoriale unica. Ma come vengono prodotti e quali sono le loro qualità distintive? Ecco la nostra selezione di Settembre.

I vini passiti sono il risultato di un’arte antica che prevede un processo di vinificazione unico. La parola “passito” deriva dal latino “passus,” che significa “uva secca.” Questo termine racchiude l’essenza stessa di questi vini, poiché vengono prodotti utilizzando uve parzialmente disidratate o appassite.

Durante il processo di appassimento, le uve vengono lasciate ad asciugare in modo controllato. Questo può essere fatto sia su graticci all’aria aperta sia in locali appositi con condizioni di temperatura e umidità controllate. Durante l’appassimento, l’acqua presente nelle uve si riduce, concentrando gli zuccheri, gli aromi e gli altri componenti. Questo processo può durare da alcune settimane a diversi mesi, a seconda dello stile del vino che si desidera ottenere.

Il processo di produzione

Una volta che le uve sono state appassite, inizia il processo di vinificazione. Le uve possono essere schiacciate e fermentate, o il mosto può essere estratto dalle uve appassite prima di iniziare la fermentazione. La fermentazione viene solitamente interrotta prima che tutti gli zuccheri si trasformino completamente in alcol, lasciando una dolcezza residua nel vino.

Il risultato finale è un vino con un elevato contenuto di zuccheri residui, che conferisce al vino la sua tipica dolcezza. I vini passiti sono spesso caratterizzati da un profilo aromatico complesso, con note di frutta secca, miele, agrumi canditi e spezie.

Qualità distintive

I vini passiti sono amati da intenditori di tutto il mondo per le loro qualità distintive:

  1. Dolcezza equilibrata: La dolcezza è bilanciata da una vivace acidità, creando un equilibrio perfetto tra dolcezza e freschezza.
  2. Complessità aromatica: Grazie all’appassimento delle uve, questi vini offrono un bouquet aromatico ricco e avvolgente, con una vasta gamma di aromi che si sviluppano nel calice.
  3. Longevità: noti per la loro straordinaria capacità di invecchiamento, possono evolversi e migliorare in bottiglia per decenni, sviluppando nuove sfumature e profondità.
  4. Versatilità: Nonostante la loro dolcezza possono essere abbinati a una varietà di piatti, compresi formaggi, dessert e piatti piccanti, rendendoli un’opzione ideale per molte occasioni.

Vini Passiti: la Selezione Bereepassione

LA MONTATA SANTO
Marche passito IGT bianco

Le uve selezionate, Trebbiano, Sauvignon e Moscato, vengono attentamente appese all’interno di un tradizionale fruttaio dotato di un camino regolarmente acceso. Questa pratica serve a mantenere un ambiente controllato, riducendo l’umidità e conferendo al mosto alcune delle sue note caratteristiche distintive che lo rendono un vino unico al mondo: note di miele, fico, pasticceria secca con un leggera sensazione di affumicato nel retronasale. L’unico Passito Affumicato al mondo!

LA MONTATA TADDEO
Marche passito IGT bianco

Durante il processo di appassimento, queste uve particolari riposano molto vicine al calore emanato dal camino, consentendo loro di esprimere appieno le loro caratteristiche distintive e di riversare nel prodotto finale il sentore di affumicato che rende questo prodotto unico.
La vinificazione di questo straordinario vino avviene con una maestria senza tempo: dopo la fase di appassimento, il mosto viene sottoposto a fermentazione in serbatoi d’acciaio, seguita da un periodo di affinamento che può variare da 36 a 120 mesi, a seconda delle annate, sia in barriques che in demi-barriques, dando vita a un prodotto di eccezionale complessità e profondità.

CORTENERA INEVITABILE
100% garganega

Al palato, questo vino offre note calde che rievocano frutta secca, disidratata e i mieli più pregiati. Ciò che rende questo vino ancor più speciale è il fatto che viene prodotto senza alcuna aggiunta solforosa, preservando la sua autenticità e la purezza delle sue caratteristiche. Questo vino eterno è il risultato di una richiesta speciale da parte della signora Vittoria, che desiderava preservare e condividere con il mondo il tesoro vinicolo della sua famiglia. Il processo di produzione di questo vino è un vero e proprio tributo alle tradizioni e alla passione vinicola che caratterizzano la storia di questo produttore.

I vini passiti rappresentano una delle perle più affascinanti del mondo vinicolo. La loro produzione artigianale e il processo di appassimento conferiscono loro un carattere unico che attrae appassionati di vino di tutto il mondo. Se non avete ancora avuto l’opportunità di assaporare un buon vino passito, vi invitiamo a farlo e a scoprire il mondo di complessità e raffinatezza che vi si nasconde in ogni sorso. 

Scopri tutta la nostra selezione nel nostro Catalogo.

E se cercate vini passiti di alta qualità per le vostre degustazioni, non esitate a contattare la nostra azienda di import/export di vini. Siamo pronti a offrirvi un’esperienza vinicola indimenticabile.

Vini Sapidi: il fascino enogastronomico della Sapidità

Vini sapidi: quello del vino è un universo affascinante e complesso, caratterizzato da una vasta gamma di sapori e aromi. Tra le diverse caratteristiche organolettiche che si possono trovare nei vini, la “sapidità” è una tra le più interessanti e sorprendenti. Per apprezzare al meglio il concetto di sapidità nel vino è necessario per prima cosa capire cosa rende un vino “sapido” e quali sono alcune delle varietà più note e apprezzate per questa particolare caratteristica. Scopri come la sapidità contribuisce a migliorare l’esperienza di degustazione e il piacere di scoprire nuovi sapori.

Cosa rende il Vino Sapido?

Per prima cosa la sapidità nel vino è un termine utilizzato per descrivere la sensazione di piacevolezza data da una giusta dose di salinità e mineralità presenti nel vino stesso. È importante distinguere la sapidità dalla dolcezza, poiché quest’ultima si riferisce al livello di zuccheri residui nel vino. Al contrario, la sapidità è legata al contenuto di minerali, come il calcio, il magnesio e il sodio, che donano al vino un sapore particolarmente piacevole e unico. La sapidità può essere particolarmente apprezzata nei vini bianchi e rosati, che spesso mostrano una mineralità distintiva che dona loro una personalità unica. Anche alcuni vini rossi possono essere dotati di una nota sapida, se prodotti in aree vicine al mare o a terreni ricchi di minerali.

Minerali & proprietà del suolo

La correlazione tra sapidità del vino e il suolo di origine è un aspetto affascinante dell’enologia, che dimostra inoltre quanto il terroir influenzi il carattere e il gusto di un vino. I suoli ricchi di sali minerali, come calcio, magnesio e potassio, tendono a conferire una maggiore sapidità al vino: le viti che crescono su terreni costieri o vulcanici, ad esempio, possono assorbire una quantità significativa di sali minerali dal suolo, sviluppando una mineralità distintiva che si riflette nel prodotto finale.

Vini Sapidi: la nostra selezione

Piante Sparse Etna DOC Bianco
Carricante, catarratto, minnella, gracanico, zibibbo, muscatedda
Il nome di questo vino arriva dalle vigne di produzione: tante piccole, vecchie vigne di uva bianca sparse tra i 550 e i 1000mt su tre diversi versanti del vulcano, che vengono raccolte separatamente e in periodo tardivo per essere poi vinificate tutte assieme. La grande caratteristica di questo prodotto è senz’altro il prorompente corpo minerale che ne delinea il carattere complesso e ne accentua acidità e freschezza.

AYUNTA PIANTE SPARSE ETNA DOC BIANCO

AYUNTA PIANTE SPARSE ETNA DOC BIANCO
Carricante, catarratto, minnella, gracanico, zibibbo, muscatedda

Il nome di questo vino arriva dalle vigne di produzione: tante piccole, vecchie vigne di uva bianca sparse tra i 550 e i 1000mt su tre diversi versanti del vulcano, che vengono raccolte separatamente e in periodo tardivo per essere poi vinificate tutte assieme. La grande caratteristica di questo prodotto è senz’altro il prorompente corpo minerale che ne delinea il carattere complesso e ne accentua acidità e freschezza. 

L'APIRO
100% verdicchio

Verdicchio dei castelli di Jesi classico DOC
Una dedica accorata al borgo dove viene prodotto: una sapidità innata data dai minerali che arricchiscono il terrori del vigneto e le note caratteristiche dei vecchi cloni di Verdicchio. Un colore giallo paglierino e note floreali che al naso risultano pulite ed austere: decisamente un vino da includere nelle vostre degustazioni.

L'APIRO, 100% verdicchio
CONFLUENT, 100% melon de Bourgogne

CONFLUENT
100% melon de Bourgogne

Dalla prossimità della confluenza dei fiumi Sèvre e Maine, cuore dell’appellazione Muscadet, nasce un vino spiccatamente minerale e dalle intense note di frutti. I pensi di gneiss, orientati a est, le viti Melon attingono il meglio da questo terrori iodato e ricco di minerali. Decantazione a freddo e fermentazione su lieviti indigeni rendono unico questo vino francese.

Scopri tutta la nostra selezione nel nostro Catalogo.

La sapidità nel vino è una caratteristica affascinante che arricchisce l’esperienza di degustazione e si lascia assaporare in qualunque contesto. Esplorare i vini sapidi offre un’opportunità per scoprire nuove sfumature di sapore e apprezzare l’abilità dei produttori nel catturare la complessità del terroir e le sue proprietà. Se sei alla ricerca di vini sapidi lasciati guidare dalla nostra selezione e scopri un mondo di sapori unici e indimenticabili, che arricchiranno il tuo palato e renderanno le tue esperienze enogastronomiche ancora più memorabili.

Vini estivi? Scopri le fresche bolle rosé estive

Sei alla ricerca di vini estivi? L’estate è la stagione ideale per celebrare la freschezza e la vivacità dei vini frizzanti. Con le loro bolle leggere e la piacevole effervescenza, questi vini sono perfetti per accompagnare i momenti di allegria e convivialità durante le calde giornate estive.

In questo articolo ti proponiamo l’incanto delle bolle estive con due metodi ancestrali e un rifermentato che conferiscono a questi vini un carattere unico e irresistibile.

La Macerazione sulle Bucce


La macerazione sulle bucce è un’affascinante tecnica enologica che conferisce ai vini frizzanti sfumature rosate uniche. Durante questo processo, le bucce delle uve vengono lasciate a contatto con il mosto per un periodo di tempo variabile, permettendo alle sostanze coloranti e agli aromi presenti nella buccia di trasferirsi al vino.

Si tratta in primo luogo di un processo che aggiunge complessità e carattere ai vini frizzanti, donando loro non solo un aspetto visivamente accattivante, ma anche una maggiore profondità aromatica. Assaggiare un vino frizzante ottenuto attraverso questa tecnica è come immergersi in un mondo di note fragranti e gustose, una vera esperienza sensoriale da non perdere.

Ecco le nostre proposte a Catalogo:

AYUNTA
Metodo Ancestrale (100% nerello mascalese)
Il nerello mascalese viene vendemmiato molto presto.La fermentazione inizia in vasca di acciaio, ma il vino viene poi imbottigliato quando ancora non è conclusa permettendo all’anidride carbonica di continuare a svilupparsi trasformandosi in una sottile e gradevole effervescenza. La maturazione sui lieviti e la naturale torbidità rendono il vino complesso e al contempo di grande beva, dissetante, tra note di frutta agrumata e un gusto salino caratteristico dei suoli vulcanici dell’Etna.

TENUTA SAN BARTOLOMEO
Rose Grero rosato ancestrale
Nasce da una vendemmia prematura con scelta dei grappoli manuale in cassette ed una pressatura soffice.
Da un vitigno umbro a bacca rossa riscoperto recentemente, nasce un ancestrale rosato con buona acidità, color pompelmo e con sentori agrumati sia al naso che in bocca. Ogni bottiglia viene sboccata a mano e ricolmata con il grero stesso.

TENUTA LA CÀ
Biso (100% Corvinone)
Una raccolta manuale a fine agosto con frazionamento dei mosti fiore e pressato utilizzando il solo mosto fiore. Affinato sulle fecce di 8 mesi e rifermentato in aprile con un secondo affinamento su lieviti di 12 mesi. Di colore rosa antico; il naso ai profumi di fiori e agrumi e mela, precede un palato profondamente minerale al pompelmo e lampone.


Scopri tutta la nostra selezione nel nostro Catalogo.

Vini Estivi: tutto quello che ti serve.


Le bolle estive dei vini frizzanti sono un’esperienza sensoriale unica. Ogni sorso rivela una vivace effervescenza, un bouquet fragrante e una piacevole freschezza che si sposa perfettamente con le giornate soleggiate e le serate estive. Lasciati ispirare dalle nostre proposte oppure immergiti in una vasta selezione di vini estivi frizzanti per soddisfare il tuo palato e regalarti un’esperienza indimenticabile.

Se sei alla ricerca di Vini Estivi, lasciati sedurre dalla magia dei vini frizzanti. Sperimenta la gioia e l’energia che questi vini portano con sé.

Che tu preferisca il Metodo Ancestrale o la Rifermentazione, preparati ad abbracciare l’estate con ogni sorso.