Le Vigne di Marco: Settembre è il mese in cui le vigne mostrano tutto il frutto del lavoro di un anno intero e l’aria si riempie dei profumi inconfondibili dell’uva matura.
Nei Colli Euganei, un territorio che da sempre custodisce una tradizione vitivinicola profondamente radicata, questo periodo assume un significato ancora più intenso. È in questo contesto che si trova Le Vigne di Marco, una cantina che ha fatto della continuità familiare e dell’artigianalità radicale il proprio tratto distintivo, raccontando attraverso ogni bottiglia l’essenza autentica di queste colline.
Colli Euganei: un terroir storico e prezioso
I Colli Euganei, con i loro suoli vulcanici e la straordinaria varietà di esposizioni, rappresentano uno dei patrimoni vitivinicoli più ricchi e affascinanti del Veneto. La diversità geologica di quest’area, che alterna marne calcaree, argille e sedimenti vulcanici ricchi di minerali, conferisce ai vini una personalità unica: profondità, freschezza e complessità aromatica che si distinguono già al primo sorso.
Settembre, con le sue giornate più fresche e le escursioni termiche tra il giorno e la notte, diventa il mese cruciale per raggiungere la piena maturazione delle uve. Ogni decisione presa in questo momento – dal momento esatto della raccolta, che può cambiare di ora in ora, alla selezione manuale dei grappoli migliori – diventa determinante per la qualità finale del vino, esprimendo in modo chiaro l’identità del terroir.
La storia di Le Vigne di Marco: passione e manualità
La storia di Le Vigne di Marco affonda le sue radici nel 1960, quando il nonno Sante iniziò a produrre vino animato da una passione che ancora oggi guida ogni scelta dell’azienda. Marco, che da bambino passava ore al fianco del nonno osservandone i gesti e imparando la pazienza della vigna, ha ereditato quella stessa dedizione.
Oggi, insieme alla moglie Valentina, porta avanti una realtà che si sviluppa su 4,5 ettari di vigneti situati sul versante meridionale dei Colli Euganei. La filosofia è tanto semplice quanto rigorosa: mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione, dare valore a ogni dettaglio e rispettare profondamente la terra che ospita le viti.
Non a caso, il motto aziendale è “vini manuali”, un concetto che trova un simbolo potente nel logo della cantina – una mano stilizzata che racconta di lavoro quotidiano, di fatica, di artigianalità vera che si riflette in ogni fase del processo produttivo.
Vini che raccontano il territorio
Le Vigne di Marco non aspira a vini omologati o privi di personalità. Al contrario, ogni bottiglia nasce per raccontare le sfumature del terroir e delle stagioni, rispettandone le diversità e accettandone le imperfezioni come parte integrante della sua identità.
Ogni annata porta con sé variazioni sottili, rese diverse e caratteristiche aromatiche che rendono i vini autentici, vivi, capaci di sorprendere chi li assaggia. I vitigni tipici dei Colli Euganei – dai rossi più intensi e strutturati ai bianchi freschi e minerali – sono coltivati con pratiche sostenibili e con una manualità che oggi rappresenta un valore prezioso e raro.
È questa attenzione al dettaglio a permettere ai vini di esprimere tutto il carattere di un territorio che non si lascia addomesticare, ma che regala esperienze sensoriali uniche.

Altissimo
IGT Moscato Veneto
60% moscato bianco
40% moscato giallo
Composto al 60% da moscato bianco e al 40% da moscato giallo, Altissimo nasce da vigne di circa 40 anni situate a 350 metri di altitudine su suoli marnoso-calcarei esposti a sud. La fermentazione, rigorosamente spontanea, avviene in vasche di cemento con macerazione sulle bucce per circa 12 giorni. Dopo un affinamento di 9 mesi in cemento e ulteriori 18 mesi in bottiglia, il vino è pronto per esprimere tutto il suo carattere. Si tratta di un moscato secco, immediato e scorrevole, che al naso sprigiona un intenso bouquet floreale arricchito da sfumature di tè. In bocca si presenta lineare, deciso e con una sorprendente verticalità.
Kumara
100% merlot
Kumara è un Merlot in purezza che unisce eleganza e versatilità. Le uve, coltivate su terreni dove marna calcarea e trachite si intrecciano, vengono raccolte manualmente e sottoposte a una breve macerazione di 12 ore. Segue la torchia manuale e la separazione dalle bucce, prima che la fermentazione spontanea abbia luogo. L’affinamento avviene principalmente in vasche di cemento, mentre una piccola parte del vino riposa in botti usate per acquisire complessità aromatica e struttura senza perdere freschezza.


Margherita
IGT Raboso Veneto
100% raboso veronese
Questo Raboso veronese in purezza prende il nome dalla piccola Margherita, figlia di Marco, e come lei possiede un carattere vivace e autentico. Le vigne, con un’età media di 20 anni, crescono su profondi suoli argillosi di pianura con esposizione a sud. La prima fermentazione, condotta in bianco in vasche di cemento, precede l’imbottigliamento del vino base con un residuo zuccherino naturale che attiva la rifermentazione in bottiglia secondo il metodo ancestrale. Nessun zucchero o mosto esterno viene aggiunto, permettendo così di ottenere un vino diretto, sincero e dal profilo schietto.
Un settembre da vivere calice alla mano
In un periodo in cui le vigne sono in fermento e l’attività nelle cantine raggiunge il suo apice, Le Vigne di Marco incarna perfettamente lo spirito di Settembre: un mese che chiude un ciclo vegetativo e ne apre uno nuovo, fatto di attesa e di cura per il vino che sta nascendo.
I loro vini, dal carattere deciso e in continua evoluzione, rappresentano un invito a scoprire il territorio dei Colli Euganei con lentezza e curiosità, un calice alla mano e la voglia di immergersi nelle storie che queste colline sanno raccontare. Perché dietro ogni bottiglia c’è il lavoro di chi conosce intimamente la propria terra e la interpreta con rispetto, trasformando l’uva in emozioni da condividere.
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