Gonde’-Rousseaux: il carattere di Taissy tra tradizione e ricerca

Gonde’-Rousseaux – Novembre nella regione Champagne è un mese di passaggio: la vigna si spoglia e si prepara al riposo invernale, mentre il lavoro si concentra nelle cantine. Le fermentazioni rallentano, gli affinamenti sulle fecce iniziano a disegnare i primi tratti dell’annata e i vigneron accompagnano con attenzione processi che richiedono tempo, silenzio e pazienza.

A Taissy, nel cuore della Montagne de Reims, la famiglia Gonde’-Rousseaux vive questa fase con un approccio che unisce rigore agricolo e sensibilità creativa. Ogni vino nasce come interpretazione del terroir: un’espressione gessosa, luminosa, che Florian – enologo alla guida della maison – preferisce lasciare libera di evolvere con il minimo intervento.

Montagne de Reims: un terroir che detta il ritmo

La regione Champagne deve la sua unicità a un ambiente estremo: un clima al limite della viticoltura e un sottosuolo dominato dalla craie, la pietra calcareo-gessosa che riflette la luce, drena l’acqua e garantisce riserva idrica nei momenti più critici.

Nella Montagne de Reims, le colline esposte a sud creano le condizioni perfette per il pinot noir, che qui si esprime con potenza, struttura e capacità di invecchiamento. Le cantine sotterranee, scavate nei terreni gessosi, completano il quadro, offrendo ambienti ideali per lunghe maturazioni.

Taissy rappresenta una declinazione peculiare di questa montagna. I suoli chiari e riflettenti imprimono nei vini una tensione minerale e una verticalità che li rendono immediatamente riconoscibili. È qui che Gonde’-Rousseaux ha scelto di radicarsi e costruire la propria identità.

Gonde’-Rousseaux: una maison familiare con radici e futuro

Fondata nel 1976 da Edith e Didier, Gonde’-Rousseaux ha sempre mantenuto un legame forte con il vigneto, lavorando piccole parcelle con approccio artigianale. Oggi è il figlio Florian a guidare la maison, portando avanti l’eredità dei genitori con una visione che combina tradizione, tecnologia e sperimentazione.

I 4 ettari di vigneti sono condotti in regime biologico e biodinamico, con interventi mirati a favorire la biodiversità: siepi, alberi e rifugi per insetti sono stati introdotti per restituire vitalità all’ecosistema.

La filosofia di Florian è chiara: intervenire il meno possibile in cantina. Lui stesso si definisce un “enologo pigro”, convinto che un vino, se nasce da un vigneto equilibrato, sappia crescere da solo. Vinificazione in piccoli volumi, assenza di solforosa, stabilizzazioni naturali a freddo e micro-sperimentazioni caratterizzano la sua pratica quotidiana.

Accanto a questo approccio essenziale, c’è però una forte componente di curiosità tecnica: analisi dei suoli, monitoraggi tramite droni e osservazioni costanti del vigneto. Quella di Gonde’-Rousseaux è una viticoltura che alterna il sapere manuale alla precisione digitale, senza perdere di vista il legame diretto con la terra.

La selezione di Novembre: una dedica a Gonde’-Rousseaux

Chapitre 1 Extra Brut
30% chardonnay
35% pinot meunier
30% pinot noir
5% vins de réserve

Il naso è complesso: frutta candita, pera, arancia, accenti mentolati e una vena selvatica. In bocca emerge la mineralità salina dei suoli gessosi di Taissy, sostenuta da un registro amaricante elegante. Ritornano fichi, uva sultanina, torrone e frutta secca. Affinamento sulle fecce 8–12 mesi, più 6 mesi dopo dégorgement. Dosaggio: 2 g/l.

Chapitre 2 Blanc de Noirs Millesimato
80% pinot meunier
20% pinot noir

Profumo insolito e distintivo: cenere, carbone, note affumicate, seguite da richiami di pasticceria e agrumi rossi. Al palato la freschezza salina è protagonista, accompagnata da piccoli frutti neri come ribes, mirto e sambuco. Uno Champagne vivo, che muta nel bicchiere e mantiene energia costante. Affinamento sulle fecce 8–12 mesi, più 12 mesi dopo dégorgement. Dosaggio: 6 g/l.

Chapitre 5 Blanc de Blancs Millesimato
100% chardonnay

100% chardonnay, fermentato a temperatura ambiente e vinificato in botti di rovere americano. Nessuna solforosa, stabilizzazione naturale a freddo.

Il bouquet richiama fiori di acacia e cereali maturi, arricchendosi con bergamotto e zenzero. In bocca esplode la freschezza salina, armonizzata dal legno che dona rotondità e corpo. Il finale è lungo, energico e con una tessitura tannica che prolunga la persistenza. Affinamento sulle fecce 10–12 mesi, più 12 mesi dopo dégorgement. Dosaggio: 6 g/l.

Oltre la bottiglia: l’identità di una maison

I vini di Gonde’-Rousseaux nascono dalla regione Champagne, ma non rispondono a un modello standardizzato. Sono interpretazioni dirette del villaggio di Taissy e della Montagne de Reims, frutto di scelte coerenti in vigna e di vinificazioni essenziali.

Florian non rincorre uno stile imposto: osserva, testa, accetta la possibilità dell’errore e riparte da ciò che la natura gli concede. Questo atteggiamento rende ogni cuvée un racconto indipendente, ma sempre riconducibile a un filo conduttore: il desiderio di restituire autenticità.

In un territorio che ha fatto della parola Champagne un simbolo universale, la maison Gonde’-Rousseaux dimostra che c’è ancora spazio per vini che non inseguono l’omologazione, ma raccontano con precisione il legame tra uomo, terroir e tempo. Non un epilogo, ma un invito a leggere la Champagne nella sua forma più viva e concreta.

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