A sud-est del lago di Garda, si estende un territorio straordinario, fatto di un susseguirsi di colline che lasciano il posto, di tanto in tanto, a strette valli e a piccole aree pianeggianti ghiaiose. Sono le colline moreniche del Garda, l’anfiteatro che con le sue dolci pendenze sembra abbracciare la parte meridionale del lago e delle montagne che si stagliano nel nord.
Sebbene le prime fonti scritte e le prime raffigurazioni che rimandano alla coltivazione dell’uva in queste zone risalgono al periodo altomedievale, reperti storici dicono che già dall’epoca romana e, ancora prima, nell’età del bronzo qui si produceva vino. Una lunga storia dunque che ci porta al 1937, quando qui venne creato il primo Consorzio di difesa per la tutela dei vini pregiati veronesi.
Un territorio che presenta un’estrema diversità di suoli, ben 66 sono le tipologie, dovuta ai depositi morenici formatisi durante le glaciazioni che si sono concluse circa 10000 anni fa e che modellarono il bacino gardesano. Ciò fa si che, oltre alla coltivazione dei vitigni autoctoni, Corvina, Rondinella e Molinara i più diffusi, il territorio sia adatto anche per la coltivazione dei vitigni internazionali che donano espressioni di grande valore.