Situata nel cuore della Lombardia, nella provincia di Brescia, la Franciacorta è un formidabile anfiteatro morenico affacciato sulle sponde del Lago d’Iseo e si estende per circa 2000 ettari, tra 19 comuni. Le sue dolci colline si formarono circa 10.000 anni fa dal ritiro dei ghiacciai. L’origine morenica dona ai terreni una straordinaria ricchezza minerale che, unita alla varietà dei suoli, costituisce l’elemento distintivo di una viticoltura d’eccezione. La Franciacorta in più trae enormi benefici dalla vicinanza del lago d’Iseo, che ha un forte effetto mitigante sulle temperature, sia d’estate sia d’inverno. Il nome Franciacorta ci riporta a una storia lontana, avvolta da un enigma su cui ancora si ama fantasticare. L’ipotesi più accreditata è quella che lega il territorio alla presenza di monasteri cluniacensi e cistercensi che giunsero in Franciacorta da Cluny nel XI secolo. Monasteri molto potenti che, grazie alla bonifica e coltivazione dei vasti appezzamenti che amministravano in questi territori, riuscirono attorno al 1100 ad ottenere l’esenzione dal pagamento del dazio. Erano quindi delle Francae Curtes, cioè delle corti libere dalle tasse. Da Francae Curtes nacque “Franzacurta”, apparso per la prima volta negli annali del Comune di Brescia già nel 1277. Già nel 1967 Franciacorta ottenne il primo riconoscimento come denominazione di origine controllata. L’unione di passione e di intenti portò alla nascita del Consorzio della Franciacorta, il 5 marzo 1990 a Corte Franca, con lo scopo di garantire e controllare il rispetto della disciplina di produzione del vino Franciacorta. Nel 1995 il territorio e il metodo di produzione furono riconosciuti con la prima denominazione di origine controllata e garantita in Italia, il massimo riconoscimento di qualità per i vini italiani. Oggi, la parola “Franciacorta” rappresenta non solo un territorio, ma anche un metodo di produzione e un vino di altissima qualità.