Vini aromatici: la primavera dei sapori

Vini aromatici: la primavera dei sapori

Vini aromatici: quale miglior soggetto per inaugurare la nuova stagione? La primavera risveglia i sensi, dipingendo la natura di colori vivaci e saturando l’aria di profumi inebrianti. In questo periodo dell’anno, la tavola si arricchisce di sapori freschi e genuini, e cosa c’è di meglio che accompagnare questi momenti con un calice di vino aromatico?

Questi vini, con le loro note olfattive distintive e seducenti, sono i protagonisti indiscussi di abbinamenti gastronomici primaverili. Cosa dire per esempio di prelibatezze di stagione come gli asparagi, che con la loro texture croccante e il sapore delicato diventano compagni ideali.

Cosa Sono i Vini Aromatici?

I vini aromatici rappresentano una categoria speciale nel vasto universo enologico. Caratterizzati da un’intensità olfattiva notevole, derivano il loro nome proprio dalla ricchezza aromatica che li distingue. Questi vini possono essere ottenuti sia da uve aromatiche, come Moscato, Traminer, e Malvasia, le cui caratteristiche genetiche conferiscono al vino note floreali, fruttate, speziate, e talvolta esotiche, sia attraverso tecniche di vinificazione particolari che ne esaltano il profilo aromatico.

Le tipologie spaziano dai dolci e amabili, perfetti per il dessert e le occasioni speciali, ai secchi e freschi, ideali per l’aperitivo o per accompagnare piatti leggeri. Questa varietà permette di esplorare un’ampia gamma di esperienze sensoriali, trovando sempre il vino giusto per ogni occasione.

A cosa si deve l'aroma dei vini?

L’aroma dei vini è il risultato di un complesso intreccio di fattori, che inizia già nel vigneto e si conclude con la vinificazione. Le uve, a seconda della varietà e del terroir in cui crescono, accumulano una serie di composti aromatici. Questi possono essere terpeni, esteri, aldeidi, e molti altri, ognuno dei quali contribuisce con note olfattive specifiche, come quelle floreali, fruttate, erbacee o speziate. Durante la vinificazione, le tecniche utilizzate – dalla fermentazione alla maturazione in barrique – possono alterare, esaltare o aggiungere nuove dimensioni aromatiche al vino. 

L’aroma di un vino deriva principalmente da tre fonti: gli aromi primari, legati alla varietà di uva; gli aromi secondari, generati dai processi fermentativi; e gli aromi terziari, sviluppati con l’invecchiamento.

Aromi Primari

Questi sono intrinseci alla varietà di uva utilizzata e sono influenzati dalle condizioni ambientali in cui l’uva matura, come il clima, il suolo e le pratiche viticole. Per esempio, le uve Muscat possono avere note floreali intensamente aromatiche, mentre le uve Sauvignon Blanc sono spesso associate a toni erbacei o di frutta a polpa bianca. Questi composti aromatici, come i terpeni e i tioli, sono presenti naturalmente nell’acino di uva e sono responsabili delle prime impressioni olfattive del vino.

Aromi Secondari

Questi si formano durante la fermentazione alcolica e malolattica. I lieviti e i batteri lattici trasformano lo zucchero dell’uva in alcol etilico e anidride carbonica, producendo al tempo stesso un’ampia gamma di composti, come gli esteri e gli alcoli superiori, che aggiungono complessità all’aroma del vino. Per esempio, gli esteri possono contribuire con note fruttate e floreali, mentre certi alcoli superiori possono aggiungere sfumature di mela verde o banana. Le tecniche di vinificazione, come la scelta dei lieviti o la temperatura di fermentazione, giocano un ruolo cruciale nel modulare questi aromi.

Aromi Terziari

Sviluppati durante l’invecchiamento in bottiglia o in barrique, questi aromi sono il risultato di reazioni chimiche complesse, come l’ossidazione e l’idrolisi. Il legno delle barriques, ad esempio, può aggiungere note tostate, di vaniglia o di spezie al vino, a seconda del tipo di legno e del grado di tostatura. Con il passare del tempo, i vini evolvono sviluppando aromi più complessi e sottili, come quelli di frutta secca, tabacco, cuoio o sotto bosco, che arricchiscono ulteriormente il bouquet.

Abbinamenti primaverili

La primavera è il momento ideale per riscoprire il piacere degli abbinamenti tra cibo e vino. Gli asparagi, verdure primaverili per eccellenza, con il loro gusto unico e la consistenza croccante, offrono infinite possibilità in cucina, dagli antipasti ai primi piatti. La loro nota leggermente amarognola richiede vini che possano equilibrare questa caratteristica senza sovrastarla. 

Non solo asparagi, la primavera porta in tavola un’infinità di verdure e piatti leggeri. Pensiamo a insalate primaverili, piatti a base di pesce, e frutti di mare, che trovano nei profili aromatici dei vini bianchi la risposta ideale per abbinamenti sorprendenti e armoniosi.

La nostra selezione

FRANK MILLET | SANCERRE BLANC
100% SAUVIGNON

Un’incantevole tonalità oro brillante, impreziosita da delicati riflessi paglierini, che svela l’eleganza e la finezza di questo vino. Al naso, si rivela con un carattere vigoroso e al contempo raffinato, un vero e proprio specchio del terreno di origine. Sentori floreali e fruttati si mescolano in bocca  in un’esplosione di frutta, con una spiccata vena acida ed una struttura piena. Con una densità di circa 6500 ceppi per ettaro, questo nettare viene magistralmente elaborato attraverso processi di vinificazione e maturazione in acciaio, garantendo la preservazione della sua freschezza e del suo profilo aromatico distintivo.

VALTER SIRK | SAUVIGNON
Vigneto Njiva, Zamurava.
Anno impianto 1990, 1995.

Frutto di un’innovativa tecnica di coltivazione che prevede un sistema di allevamento unilaterale capovolto: il metodo Guyot unilaterale. La vinificazione si distingue per l’utilizzo di tre diversi cloni di uva, sottoposti a criomacerazione e vinificati separatamente, prima di essere sapientemente assemblati. Questo processo si avvale di uve particolarmente mature e di una tecnica di macrofiltrazione, garantendo una qualità eccezionale. Dopo 15 mesi dalla vendemmia, il vino viene imbottigliato e lasciato affinare per ulteriori 2 mesi in bottiglia, raggiungendo un equilibrio perfetto tra eleganza e forza espressiva. Caratterizzato da una vivace freschezza e da una pronunciata mineralità è ideale per accompagnare piatti primaverili.

LONA ESTER | MÜLLER THURGAU
100%
MÜLLER THURGAU

Creato nel 1883 da Hermann Müller, questo incrocio di varietà bianche unisce il Riesling renano e il Chasselas, portando alla vita un vino distintivo. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inox, con un attento controllo della temperatura, per preservarne l’integrità aromatica. Visivamente, il vino si distingue per il suo colore giallo paglierino, illuminato da delicati riflessi verdolini. Al palato si rivela fruttato e piacevolmente aromatico, tessendo insieme note di salvia, pesca e mela golden in un insieme armonioso. Al gusto si presenta secco, con una piacevole sapidità e una freschezza vivace, bilanciata da un sottile filo di acidità che ne esalta la bevibilità e la complessità.

La Primavera sboccia nel bicchiere

Mentre la natura si risveglia, lasciamoci ispirare da questi vini deliziosi e dalla maestria dei loro produttori, perfetti compagni per esplorare nuovi abbinamenti gastronomici o per godere di momenti di pura gioia sensoriale. 

Dal giardino delle varietà uvali alla maestria della vinificazione, i vini aromatici continuano a catturare l’immaginazione e il palato di intenditori e neofiti, promettendo esperienze sempre nuove e affascinanti nel mondo dell’enogastronomia.

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Vini Rossi bordolesi: un romantico viaggio a Bordeaux

Vini Rossi bordolesi | Un romantico viaggio a Bordeaux

Febbraio è il mese dell’amore, e cosa c’è di più romantico che condividere momenti speciali con la persona amata sorseggiando un bicchiere di vino rosso? Per gli appassionati di vini, non c’è dubbio che i tesori vinicoli della regione di Bordeaux possano aggiungere un tocco di classe e romanticismo alla giornata di San Valentino.

In questo articolo ci aspetta quindi un viaggio indimenticabile alla scoperta di Jean Baptiste Audy e della sua straordinaria storia nel cuore delle terre di Bordeaux. Pronti ad innamorarvi?

Vini rossi, il segreto del romanticismo

Il vino rosso, con la sua suggestiva profondità di colore e il bouquet avvolgente, è il compagno perfetto per celebrare la magia dell’amore durante San Valentino, e non solo in questa occasione. Un bicchiere di vino rosso non è solo una delizia per il palato, ma è anche intriso di simbolismo romantico che si sposa perfettamente con la natura di questa festa dedicata all’affetto.

I vini rossi hanno guadagnato nel corso dei secoli un’affascinante reputazione per quanto riguarda il loro potenziale afrodisiaco. È tutto da ricercare nelle proprietà intrinseche di questo alimento: non solo nella ricchezza di aromi e sapori tipiche dei vini rossi, ma anche nelle sostanze chimiche naturalmente presenti tra cui polifenoli e resveratrolo, responsabili delle capacità antinfiammatorie ed antiossidanti. 

È proprio a queste qualità naturali che si attribuisce una migliore circolazione, rilassamento generale, calore e benessere. Inoltre, come abbiamo già approfondito nel nostro articolo di Gennaio 2024, la natura rilassante del vino rosso può abbassare i livelli di stress e aumentare la sensazione di comfort generale.

Bordeaux: il cuore dei Vini rossi bordolesi

Se parliamo di vini rossi, e in particolare di vini rossi bordolesi, non possiamo che aprire il capitolo dedicato a Bordeaux. L’unicità della regione di Bordeaux risiede senza dubbio nella sua storia e tradizione. Con una storia vinicola che risale a secoli fa, questa regione ha affinato nel tempo l’arte di produrre vini che colpiscono i sensi e conquistano i cuori degli intenditori. Nel pittoresco dipinto delle terre vinicole francesi, la regione di Bordeaux emerge come importante testimone e narratrice di storia e tradizione enologica. Situata nella zona sud-ovest della Francia, Bordeaux è baciata dai fiumi Dordogne e Garonne, che sinuosamente confluiscono nell’incantevole insenatura Gironde.

Le radici della viticoltura in questa terra iniziano ai tempi del poeta e console Ausonius nel IV secolo a.C., ma l’esportazione, sopratutto in Inghilterra, ebbe inizio grazie al matrimonio di Eleonora di Aquitania con Enrico II d’Inghilterra nel 1152. Il culmine del prestigio arrivò nel 1855 con la classificazione dei migliori vini del département Gironde in vista dell’esposizione mondiale di Parigi. I Cru Classé del Médoc furono distinti in cinque classi, consolidando la reputazione di Bordeaux come produttrice di vini raffinati e di classe. Da allora, Bordeaux è divenuta un simbolo stesso del vino, una terra generosa e orgogliosa che, grazie alle straordinarie condizioni climatico-ambientali e all’impegno di appassionati viticoltori, continua ad essere tra i protagonisti del panorama enologico mondiale.

Audy, l’amore per Bordeaux

Per Bereepassione, Bordeaux significa un solo nome: Jean Baptiste Audy. Una storia incredibilmente interessante che affonda le sue radici ad inizi del ‘900. Nel lontano 1906, Jean-Baptiste Audy stabilì il suo négoce a Libourne, lungo la suggestiva riviera della Dordogne, già allora rinomata per i suoi négociants. Con una chiara predilezione per la rive droite, Audy focalizzò la sua attenzione su Pomerol, una regione che oggi rappresenta la nuova frontiera dell’area bordolese. 

Fu proprio a Pomerol che Jean Baptiste Audy consolidò la sua attività, trasformandosi non solo in un distinto distributore di vini di Bordeaux, ma anche in un appassionato viticultore. Questo grande gruppo familiare, indipendente e con solide basi finanziarie, ha ereditato una lunga tradizione imprenditoriale con funzioni triplici di viticultore, affinatore e distributore. Controllando importanti Châteaux nelle appellazioni più prestigiose, tra cui Clos du Clocher a Pomerol, Château Bonalgue a Pomerol e Château du Courlat a Lussac Saint Emilion, il gruppo Audy ha dimostrato il suo impegno nella produzione di vini di eccellenza.

Attraverso le competenti mani di Pierre Bourotte, nipote di Jean-Baptiste Audy, la società ha prosperato dal 1991 al 2002, continuando a costruire solide collaborazioni con numerosi Châteaux di tutte le appellazioni bordolesi. Nel 2003, il figlio Jean-Baptiste ha preso le redini, portando avanti l’eredità familiare e consolidando ulteriori legami con rinomati Châteaux. Le cantine centenarie del gruppo ospitano milioni di bottiglie, compresi alcuni Grands Crus Classés e altri vini di Châteaux prestigiosi venduti in esclusiva, rappresentando un autentico tesoro enologico.

La nostra selezione dedicata a Jean Baptiste Audy

Vini Rossi bordolesi | Un romantico viaggio a Bordeaux

Château LA CROIX CHANTECAILLE
65%
merlot, 35% cabernet franc | AOC Saint Emilion Grand Cru

Nei pressi dello Château Petrus, distribuita su 8,78 ettari, l’AOC Saint-Émilion Grand Cru presenta un suolo di graves leggero e un sottosuolo di argilla e ferro. Con vigne di 25 anni, basse rese e vendemmia verde, la vinificazione avviene in cuves di cemento termoregolate con una macerazione di 4/5 settimane. Dopo 12 mesi di affinamento in barriques di rovere, la produzione annuale raggiunge le 48.000 bottiglie, risultando in un vino maturo, setoso e caratterizzato da intensi aromi di frutti rossi, tannini morbidi e leggere note boisées.

CHÂTEAU DU COURLAT CUVÉE JEAN BAPTISTE
100% merlot | Lussac – Saint Emilion

La proprietà, appartenente alla famiglia Bourotte-Audy, si estende su 16,5 ettari con un suolo limo-argilloso e viti di 25 anni. Con vendemmia manuale, la vinificazione avviene parcellarmente in cuves inox e cemento termoregolato per circa un mese, seguita da pressatura pneumatica soffice e rimontaggi manuali. Dopo 15 mesi di affinamento in barriques di rovere francese, il vino, profondo e potente, esprime appieno il frutto e il terroir di origine. Definito da Robert Parker “sempre tra i migliori dell’appellazione”, è disponibile anche in versione Magnum da 1,5 lt.

Vini Rossi bordolesi | Un romantico viaggio a Bordeaux
Vini Rossi bordolesi | Un romantico viaggio a Bordeaux

CHÂTEAU BONALGUE

90% merlot, 10% cabernet franc | AOC Pomerol

In possesso della famiglia Bourotte-Audy dal 1926 e con radici che risalgono all’epoca napoleonica, questa proprietà vanta una superficie vitata di 7,55 ettari su suoli di sabbia, argilla e graves. Le vigne, con un’età media di 25 anni, producono basse rese grazie a una pratica di vendemmia verde. La vinificazione, parcellare in cuves inox e cemento termoregolati con rimontaggi manuali, è seguita da un affinamento di 18 mesi in barriques di rovere francese a grana fine. La produzione annuale si attesta sulle 30.000 bottiglie. Descritto da Robert Parker come “un Pomerol molto riuscito, carnoso, delizioso ed edonista”.

E ora non ti resta che innamorarti…

In questo viaggio tra le eccellenze vinicole di Bordeaux e le storie uniche di Château Petrus, e Jean Baptiste Audy, ci siamo immersi nel mondo di passione e raffinatezza dei vini rossi bordolesi. Abbiamo colto l’occasione della giornata di San Valentino per parlare ancora una volta di qualità e passione, strizzando l’occhiolino alla festa degli innamorati, ma non solo a loro! L’amore è anche per se stessi, per i propri cari, per le proprie passioni e per quei piccoli dettagli che rendono la vita così speciale.

Brindiamo, quindi, alla bellezza di amare e essere amati, in ogni sua sfumatura!

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