Vini dolci: per un 2024 all’insegna della dolcezza!

Vini dolci: per un 2024 all’insegna della dolcezza!

Vini dolci: il nostro modo di iniziare il 2024 con dolcezza! Gennaio, spesso definito “il mese più triste dell’anno”, merita di essere addolcito con qualcosa di speciale: il mese della ripartenza è un foglio bianco ricco di opportunità, ma spesso accompagnato da una nota di malinconia post-festiva.

Ecco quindi il tema di questa nostra selezione per addolcire l’inizio dell’anno: l’avvolgente mondo dei vini dolci. In questo articolo, ci addentreremo nella dolcezza di questi nettari, esplorando cosa rende un vino “dolce” e come questa delizia enologica può trasformare Gennaio in un viaggio di piacere e scoperta.

Gennaio: perchè tutta questa malinconia?

L’idea che Gennaio sia il mese più triste dell’anno spesso è associata al cosiddetto “Blue Monday” – che quest’anno ricorre Lunedì 15 Gennaio. Il Blue Monday è un termine coniato per descrivere il terzo lunedì di Gennaio, considerato dagli esperti come il giorno più deprimente dell’anno. Questa concezione si basa su una formula che tiene conto di vari fattori, tra cui il tempo trascorso dalle festività natalizie, il meteo stagionale, le spese pazze accumulate durante lo shopping natalizio, la motivazione e la necessità di adottare nuove abitudini o cambiamenti nella vita.

Migliorare la giornata con un tocco di... dolcezza!

Il sapore dolce è intrinsecamente legato a una risposta positiva del nostro cervello. Consumare alimenti zuccherati può attivare la produzione di endorfine, neurotrasmettitori noti per agire come analgesici naturali e induttori di sensazioni di piacere e benessere. Questi “ormoni della felicità” interagiscono con i recettori del cervello per alleviare lo stress e migliorare temporaneamente l’umore. Di conseguenza, il gusto dolce può fungere da conforto emotivo, offrendo un momento di piacere e distrazione dalle tensioni quotidiane. È però fondamentale mantenere un equilibrio nell’approccio al consumo di questo tipo di sostanze, poiché un eccesso può comportare effetti avversi sulla salute fisica e mentale. La moderazione è la chiave per godere dei benefici psicologici del sapore dolce senza compromettere il benessere complessivo.

Cosa rende i vini dolci?

La dolcezza in un vino è il risultato della presenza residua di zuccheri dopo il completamento della fermentazione. Durante il processo di fermentazione, il lievito converte gli zuccheri presenti nell’uva in alcol e anidride carbonica. Se il processo di fermentazione viene interrotto prima che tutti gli zuccheri siano trasformati in alcol, il vino risultante conserverà una maggiore quantità di zuccheri, conferendogli un gusto dolce.

Esistono diversi modi per ottenere vini dolci:

  • Fermentazione Arrestata: Nel caso della fermentazione arrestata, il produttore interrompe deliberatamente il processo prima che tutti gli zuccheri siano completamente convertiti. Ciò può essere fatto abbassando la temperatura, aggiungendo alcol o utilizzando metodi di filtrazione per rimuovere il lievito.
  • Aggiunta di Mosto o Süssreserve: Alcuni produttori di vino aggiungono mosto (il succo d’uva non fermentato) al vino già fermentato per aumentare la dolcezza. Questa pratica è comune, per esempio, in vini come il Sauternes.
  • Asciugatura dell’Uva: In alcuni casi, l’uva viene lasciata appassire o essiccare prima della fermentazione. Questo processo concentra gli zuccheri nel mosto, producendo vini più ricchi e dolci come l’Amarone.
  • Blocco della Fermentazione: L’aggiunta di alcol (come nel caso dei vini liquorosi) o l’uso di tecnologie moderne possono impedire la fermentazione completa, preservando così la dolcezza naturale del vino.
Vini dolci | Jean Baptiste Audy Château Peyruchet Cuvée Jean Baptiste

JEAN BAPTISTE AUDY CHÂTEAU PEYRUCHET CUVÉE JEAN BAPTISTE
60% pinot auxerrois, 25% pinot blanc, 15% pinot gris

Il Vigneto è situato nel pittoresco comune di Loupiac, di fronte alle prestigiose denominazioni Barsac e Sauternes. Il suolo, ricco di argilla-sabbiosa e argilla-graveleux, contribuisce alla formazione di uve di alta qualità. Con una media di 40 anni, le vigne testimoniano la tradizione e la maestria coltivativa_ la vendemmia manuale e tardiva, eseguita con cura, assicura uve mature al punto giusto, mentre la vinificazione avviene a una temperatura controllata di 18°C in cuves inox, con una macerazione prolungata che enfatizza le caratteristiche uniche del territorio. Con una produzione annuale limitata a 5.000 bottiglie, questo vino si distingue per la sua fragranza, freschezza e aromaticità, regalando al palato note fruttate e floreali: un’alternativa raffinata ai vini liquorosi.

DOMAINE BAUD VIN DE PAILLE
1/3 savagnin, 1/3 chardonnay, 1/3 poulsard

Secondo la tradizione, le uve utilizzate per la vinificazione vengono appassite per 4/5 mesi su graticci di paglia: il termine “Vin de Paille” si traduce letteralmente in “vino di paglia”, sottolineando l’importanza di questo processo unico. Durante questo periodo di appassimento, il succo delle uve si concentra notevolmente, producendo un liquido ricco e dalla resa limitata. La fermentazione, intrapresa con estrema lentezza, si interrompe in modo naturale quando il vino raggiunge circa i 14°. L’affinamento successivo avviene in piccole botti per almeno 3 anni, conferendo al vino un colore giallo oro antico. Al naso rivela la caratteristica nota ossidativa tipica dei vini di questa regione, arricchita da sfumature mielate, frutta candita, mallo di noce e fichi secchi. Il risultato è un vino dolce di rara e preziosa eleganza, un autentico capolavoro.

Vini dolci | Domaine Baud Vin de paille
Vini dolci | Ugo Bing Fattoria di Fiano Vin Santo del Chianti DOC

UGO BING FATTORIA DI FIANO VIN SANTO DEL CHIANTI DOC
Trebbiano, malvasia, san colombano

Originario da vigneti con una media di età di 20 anni, la sua vinificazione segue i principi della tradizione, mentre il processo di affinamento si estende per 13 anni in caratelli di rovere, seguiti da ulteriori 3 anni in barriques di Troncais. La produzione annuale è limitata a 380 bottiglie, assicurando una cura artigianale e una dedizione senza pari in ogni fase della creazione. Al naso, si svela una ricca complessità fruttata con suggestive note di albicocca, uva passa, frutta candita, fico passito, mandorle amare, noce e un sottile tocco di amaretto di Saronno, armonizzate splendidamente con delicate sfumature di vaniglia. In bocca, questo vino si presenta con un profilo intenso e concentrato, bilanciato da una vivace acidità, straordinaria morbidezza e una persistenza che sembra infinita. Un’autentica esperienza enologica che unisce maestria artigianale e dedizione per creare un nettare dal carattere quasi eterno.

Vini dolci: addolciamo questo Gennaio…

Il vino dolce, con la sua ricca storia e varietà di profumi e sapori, occupa un ruolo distintivo e prezioso nella cultura enogastronomica italiana e non solo. Le sue varietà, dalle sfumature leggere e fruttate a quelle più ricche e complesse, permettono di abbinarsi a una vasta gamma di situazioni: possiamo quindi affermare che i vini dolci sono quindi ambasciatori della gioia e della convivialità, ideali per migliorare questo bigio Gennaio!

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Vini per le feste & brindisi d’autore

Vini per le feste & brindisi d'autore
Vini per le feste: Dicembre è il mese dell’anno in cui la magia delle festività avvolge ogni angolo. Per rendere davvero uniche le celebrazioni natalizie e di Capodanno, niente supera l’eleganza effervescente dei vini festivi.
Scopriamo le caratteristiche dei vini bianchi frizzanti della nostra selezione e come scegliere il vino perfetto per le feste: ogni paragrafo è un invito a immergersi nell’arte e nel mood del Natale. Da vini maturati su terreni vulcanici a champagne provenienti dalle rinomate regioni francesi, ogni racconto culmina in una selezione unica di vini bianchi frizzanti. Sia che siate amanti della Garganega o appassionati di Champagne, in questo articolo troverete diverse chicche per un’autentica esperienza enologica durante le festività.

Le origini del Brindisi

Il gesto di sollevare un bicchiere e brindare all’arrivo del nuovo anno ha radici antiche, risalenti a tradizioni cariche di significato. L’usanza del brindisi di Capodanno ha le sue origini nell’antica Roma, dove si credeva che il suono dei bicchieri alzati e il tintinnio delle coppe potessero scacciare gli spiriti maligni e portare fortuna. Questa pratica si è evoluta nel corso dei secoli, diventando un rituale universale di gioia e auspicio per un futuro prospero.

Oltre a brindare alla fine dell’anno trascorso e all’inizio di uno nuovo, il gesto del brindisi rappresenta l’unità, la gratitudine e l’ottimismo. 

Ma perché i vini per le feste sono rinomatamente vini bianchi frizzanti?

La risposta risiede nel carattere effervescente e festoso di questi vini. Le bollicine che danzano nel bicchiere e la sensazione effervescente in bocca aggiungono un tocco di gioia e festa a ogni sorso, creando l’atmosfera ideale per celebrare momenti speciali. Spumanti, Champagne e non solo, con la loro versatilità e varietà, si adattano a una vasta gamma di palati, soddisfacendo sia chi ama il gusto secco e minerale che chi predilige una dolcezza più pronunciata. La loro capacità di accostarsi ad una grandissima varietà di piatti, dai frutti di mare agli antipasti leggeri, li rende vini adatti a ogni fase del pasto durante le festività.

Inoltre, i vini bianchi frizzanti sono spesso associati a uno stile di vita elegante e celebrativo. Aprire una bottiglia di questo genere diventa un gesto simbolico di festa e condivisione, contribuendo a creare ricordi indimenticabili durante le riunioni di famiglia, le cene con gli amici e le festività in generale.

Vini per le feste | CORTENERA CUVÉE GINEVRA METODO CLASSICO 100% garganega

DOMAINE SCHOFFIT CREMANT D’ALSACE
60% pinot auxerrois, 25% pinot blanc, 15% pinot gris

Un crémant unico, frutto dell’arte di un produttore che privilegia la maturità delle uve rispetto all’acidità. Questa scelta audace si traduce in un vino fermo con elevato residuo zuccherino, essenziale per una fermentazione in bottiglia impeccabile. Dal colore oro brillante, sprigiona aromi di frutta matura e fiori bianchi. L’eleganza e la freschezza sono sottolineate da una perfetta acidità, riflessa in una maturazione fenolica impeccabile.

CHARPENTIER TRADITION BRUT
80% pinot meunier, 15% chardonnay, 5% pinot noir

Una cuvée distintiva che incarna l’anima dell’azienda, ottenuta con il 15% di vin de réserve. I profumi freschi di agrumi canditi e il tocco di pane tostato danzano delicatamente nel bicchiere. Questo vino cremoso si rivela al palato con un sorso avvolgente e morbido, guidato da una vena sapida e fresca. La maturazione su fecce per 36 mesi dona complessità, mentre il dosaggio di 8 gr/lt aggiunge la giusta dolcezza.

Vini per le feste | CHARPENTIER TRADITION BRUT 80% pinot meunier, 15% chardonnay, 5% pinot noir
Vini per le feste | CORTENERA CUVÉE GINEVRA METODO CLASSICO 100% garganega

CORTENERA CUVÉE GINEVRA METODO CLASSICO
100% garganega

Vino unico, prodotto da vigne con più di 30 anni, cresciute su terreni collinari di tufi basaltici terrosi di origine vulcanica. Con una spiccata sfumatura di giallo, questa pregiata creazione offre una spuma soffice e abbondante, con un perlage estremamente fine, sottile e persistente. Il profumo complesso svela note variegate di frutta esotica, miele e castagne. Il sapore evoluto è arricchito da note speziate e terziarie. Svolge dai 48 ai 60 mesi sui lieviti ed ha un dosaggio di 2gr/lt.

Vini per le feste: come scegliere?

La scelta dei giusti vini per le feste è un viaggio sensoriale che può trasformare la tua esperienza culinaria: quando si cerca il perfetto vino frizzante, considerare varietà di uve meno conosciute – ma sempre molto apprezzate – come la Garganega può portare a scoperte sorprendenti ed inaspettate. La Garganega, con le sue radici nel nord Italia, regala vini freschi e aromatici, perfetti per chi cerca un’opzione leggermente più complessa rispetto agli spumanti tradizionali e vuole provare qualcosa di diverso dal classico Prosecco pur restando “in Veneto”. 

Se si desidera abbracciare il massimo lusso, non c’è nulla che possa competere con lo champagne. Proveniente dalla regalità delle regioni vinicole francesi, lo champagne incarna l’eleganza in ogni bollicina. La sua complessità aromatica, unita a una finitura persistente, lo rende il compagno ideale per festeggiare le occasioni speciali ed in particolar modo il periodo Natalizio. In sostanza, la scelta del vino perfetto dipende moltissimo dai gusti personali e dall’atmosfera desiderata: esplorare tutte le opzioni presenti nel nostro catalogo per lasciarti sorprendere e… festeggiare! 

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Il Miglior Olio Extravergine di Oliva al mondo… è Viola!

Il Miglior Olio Extravergine di Oliva al mondo... è Viola!

Il Miglior Olio Extravergine di Oliva è Viola? In Bereepassione non ci occupiamo solo di Vini pregiati: quella che vi presentiamo in questo articolo è la storia del Miglior Olio Extravergine di Oliva al Mondo e del suo produttore, Marco Viola. Curiosi? Non vi resta che continuare la lettura…

La storia dell’olivo e del suo prezioso prodotto, l’olio d’oliva, è intrisa di cultura, tradizione e passione. Risalendo a millenni fa, questa storia affonda le radici nelle antiche civiltà del Medio Oriente, e nel corso dei secoli si è diffusa lungo le coste del Mediterraneo, dell’Africa e del Sud Europa. Oggi, grazie al contributo di appassionati come Marco Viola, il futuro dell’olio d’oliva italiano è più radioso che mai.

Un Viaggio Nel Passato

Fin dal 5000 a.C., la coltivazione delle olive era pratica comune nelle regioni del Medio Oriente. Questa si diffuse rapidamente lungo le coste del Mediterraneo, dell’Africa e del Sud Europa. La conoscenza e l’apprezzamento di questo oro verde si devono ai Fenici, famosi per i loro intensi commerci via mare. Grazie a loro, l’olio d’oliva divenne noto in tutto il Mediterraneo e particolarmente in Grecia, dove era utilizzato non solo come alimento, ma anche come medicinale, cosmetico e come protezione per atleti e guerrieri.

I Romani, in seguito, promossero la coltivazione dell’olivo nelle regioni da loro conquistate, contribuendo alla sua diffusione in tutta l’area mediterranea, mentre nel Medioevo nacque l’intuizione di recuperare i terreni migliori per la produzione di oli d’oliva, riconoscendo il suo valore come merce preziosa. Questo contribuì significativamente al successo dell’olio d’oliva.

L'Epoca d'Oro in Italia

Nel 1400, l’Italia si affermò come il principale produttore di olio d’oliva nel mondo. La sua produzione e il suo consumo si espansero notevolmente, e l’olio d’oliva divenne un pilastro dell’alimentazione mediterranea. Proprio la dieta mediterranea, rinomata per i suoi benefici per la salute, ha ulteriormente contribuito al successo dell’olio d’oliva, rendendolo uno dei prodotti alimentari italiani più amati e esportati in tutto il mondo.

Marco Viola: Una Storia di Passione e Dedizione per l'olio extravergine di oliva

Per Marco Viola, l’olivo rappresenta l’albero genealogico della sua famiglia. Le radici di questa storia affondano nell’Ottocento, quando Biagio e Lucia trasmisero la loro passione per l’olivicoltura al figlio Ferdinando. Successivamente, Diamante, figlio di Ferdinando, aggiunse lo spirito imprenditoriale alla famiglia, estendendo le terre coltivate a 30 ettari e aprendo il primo frantoio Viola nel castello di Sant’Eraclio.

Biagio Viola, figlio di Diamante e padre di Marco, divenne il custode delle emozioni familiari legate alla terra e all’oliva: un frutto straordinario che richiede rispetto e pazienza e con la quale la famiglia Viola ha vissuto in simbiosi per oltre 150 anni. Oggi in Marco Viola è presente una profonda connessione con l’olivo e dedica una scrupolosa cura a tutte le fasi della produzione, dall’oliva raccolta alla tavola dei consumatori.

Il Miglior Olio Extravergine di Oliva al mondo... è Viola!

Il Passo delle Capre
il miglior olio extravergine di oliva al mondo

“Il Passo delle Capre” è l’olio extravergine d’oliva che incarna una nuova visione. Quest’olio, grazie alla sapiente cura tramandata nella famiglia Viola, si distingue per la sua limpidezza, fluidità e colore verde con riflessi dorati. Il suo profumo è elegante, con sentori di cuore di carciofo, erbe di campo e lattuga, arricchiti da note complesse di menta, salvia e mandorla bianca. Al palato, emergono i sapori del carciofo, della cannella e della mandorla bianca, con un retrogusto piccante di pepe nero. L’amaro è presente ma ben integrato nella struttura complessiva. 

È con grande orgoglio che possiamo vantare che nel 2023 Viola Bio "Il Passo delle Capre" si è classificato al primo posto alla XXVIII edizione di BIOL, il prestigioso riconoscimento per il miglior olio extravergine organico al mondo. Un onore che sottolinea la qualità e l'impegno costante di Marco Viola e della sua famiglia nel produrre un olio d'oliva eccezionale.

La storia millenaria dell’olio d’oliva si intreccia con le vite appassionate dei produttori come Marco Viola, il cui impegno e dedizione assicurano un futuro brillante per questo straordinario prodotto italiano. Grazie a persone come lui, l’olio d’oliva continuerà a essere un ambasciatore della cultura e della tradizione italiane nel mondo. 

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